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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Cenerentola "mata" la regina: Reyer batte Siena in una notte da favola

Un sontuoso Szewczyk (17 punti e 7 rimbalzi) guida gli orogranata alla 600esima vittoria della storia di Venezia in serie A. Pianigiani: "Oggi sembravano una squadra di Eurolega"

Una partita bella per intensità e agonismo, non per estetica. Ma queste sono le vittorie che lasciano il segno in tutta una stagione. Una "cenerentola" come l'Umana Reyer Venezia è riuscita con la caparbietà e la forza dei nervi negli ultimi attimi della partita ad avere la meglio sui "pentacampioni" della Montepaschi Siena. L'attacco orogranata non ha brillato nel terzo (chiuso con soli sei punti dal campo) e quarto quarto, ma la difesa è riuscita a tenere la Mens Sana a soli 60 punti. Un'impresa più unica che rara. Inizio aggressivo, con pubblico e squadra a tentare di aggredire subito la partita: e ce la fanno. Siena barcolla, non riesce a pareggiare l'energia degli orogranata. Assatanati in difesa e sui palloni vaganti. Compresi i rimbalzi offensivi: una novità. Squadra che veleggia sul +10 e tanto entusiasmo. Poi David Andersen sale in cattedra con un paio di canestri dei suoi nel secondo quarto. Porta a scuola in post basso Szymon Szewczyk, pur colossale con i suoi 8 punti nel primo quarto, costringendolo al terzo fallo. Senza l'australiano il passivo all'intervallo sarebbe stato molto più pesante per Siena: 44-32 a favore di Venezia. Partita gagliarda di Guido Meini, toscano contro i toscani: canestri, fosforo in attacco e difesa. Sylvere Bryan che si iscrive anche lui al festival del rimbalzo offensivo e segna canestri importanti. Americani orogranata in palla e Palaverde entusiasta.

 

IL RITORNO BIANCOVERDE - Ma è solo il primo tempo di una partita lunga. Siena all'intervallo ha undici palle perse: un'enormità per le sue medie di squadra. Non potrà durare. Infatti nel terzo quarto cambia la musica. Le energie veneziane iniziano a calare e, come spesso succede all'Umana, l'attacco si blocca. Non è un "modo di dire". Si blocca per davvero. Zero punti mei primi cinque minuti. Con alla fine un parziale di 17 a 6 per Siena, che intanto rosicchia punti di svantaggio fino ad annullarlo completamente. I piccoli biancoverdi iniziano a girare e gli eroi reyerini dela prima metà di partita spariscono dal campo. La difesa in ogni caso mantiene Venezia in partita. E' un buon segnale. La squadra con la testa c'è ancora, anche con la voglia. Fine terzo quarto 50 a 49 per la Reyer. Un punticino solo da difendere.

 

LA BATTAGLIA FINALE - Il quarto decisivo è una battaglia. Agonismo più che tattica, testa più che gambe. Coach Andrea Mazzon chiede la zona, che porta subito a una palla recuperata di Venezia. Siena in compenso pressa sulle rimesse da fondo, e arriva anche per loro una palla recuperata. Attacchi brutti e abbastanza prevedibili. Fantoni, ottima partita la sua, confeziona il 56-51 ma ci sono ancora più di cinque minuti da giocare. Mc Calebb si carica Siena sulle spalle prima che pianigiani lo faccia rifiatare. Arriva la tripla di Clark ed è di nuovo +6 (61-55) a tre minuti dalla fine. L'Umana spreca però l'opportunità di allontanarsi ulteriormente. A 2'11" dal termine il punteggio recita 61-55. Si arriva a un incredibile finale con gli orogranata che hanno la palla per chiudere la partita ma la sprecano malamente. Siena si ritrova sul 62-59 con la palla in mano a 24 secondi dalle fine. A 4 secondi dal termine gli arbitri fischiano fallo a Young sulla tripla di Aradori. Con tre tiri liberi segnati partita al supplementare. Ma l'italiano sbaglia il primo libero, segna il secondo e sbaglia volontariamente il terzo per recuperare il rimbalzo. E' Szewczyk, invece, a strappare la palla e sui suoi liberi a meno di un secondo dalla fine si chiude la sfida: 63 a 60 per Venezia. Impresa storica e 600esima vittoria in serie A per la società lagunare. La ciliegina sulla torta.

 

QUI PIANIGIANI - "Complimenti alla Reyer - ha commentato l'allenatore di Siena Simone Pianigiani - che come ci aspettavamo è partita con l'idea di aggredire la partita. Noi non siamo stati pronti perché ci abbiamo messo 20 minuti per entrare in partita perche' non trovavamo energia pur ruotando tutti i giocatori. E poi nel seconda parte abbiamo trovato l'energia per una difesa diversa. Purtroppo siamo stati meno freddi di quello che avremmo dovuto essere però abbiamo pagato lo sforzo della rimonta. Loro sono stati bravi a crederci sempre. Che fosse una partita difficile lo sapevamo, per le qualità di Venezia e per il clima e l'entusiasmo che c'è qui. Per lunghi tratti l'Umana è sembrata una squadra da Eurolega per fisicità e intensità. Ripeto, abbiamo pagato a caro prezzo i primi 20 minuti".

QUI MAZZON - "Avere sempre umiltà e credere nelle proprie capacità è la base per ottenere ogni risultato - il commento di coach Andrea Mazzon - abbiamo eseguito il piano partita con determinazione speciale. Abbiamo portato la partita dove volevamo e ci siamo rimasti attaccati con le unghie. Sapevamo che usare la zona nei primi venti minuti sarebbe stato un suicidio. Ci siamo riservati delle soluzioni tattiche per gli ultimi cinque minuti quando a livello fisico è arrivata l'apoteosi. Ci siamo detti che avremmo dovuto metterci 41 minuti di intensità perché 40 non sarebbero bastati. La loro difesa si è vista in tutta la sua spettacolarità nel terzo quarto. I ragazzi meritano un grande applauso perché sono stati bravissimi soprattutto a livello mentale che è la cosa più difficile. Cinque secondi potevano rovinare un'intera serata ma i ragazzi sono stati bravissimi".

 

Umana Reyer - Montepaschi Siena 63-60
Parziali: 23-17; 44-32; 50-49;

 

Umana Reyer: Clark 6, Allegretti, Causin ne, Slay 4, Szewczyk 17, Meini 7, Young 5, Fantoni 11, Bowers 7, Rosselli, Magro 2, Bryan 4. All. Mazzon
Montepaschi Siena: Mc Calleb 13, Zisis 2, Andersen 18, Rakocevic 5, carraretto, Thornton 3, Ress 4, Micheoli, Lechthaler ne, Stonerook 4, Aradori 5, Moss 6. All. Pianigiani

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