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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il grande cuore Reyer non basta: l'Armani Milano sbanca il Taliercio

La capolista batte 84 a 74 gli orogranata al termine di un match per tre quarti punto a punto. Ottimo Goss per l'Umana, ma ospiti troppo solidi

Non è bastata la spinta del Taliercio per battere una Milano cinica e solida, per niente scottata dalle delusioni di Eurolega. Supersfida doveva essere quella tra la Reyer Venezia e la capolista e supersfida è stata lunedì sera. Almeno sotto il punto di vista dell'intensità: due squadre destinate a continuare il proprio cammino dopo la stagione regolare che si sono sfidate a viso aperto, con i "piccoli" sugli scudi. Da una parte Phil Goss (partito dalla panchina) a tentare di tenere a galla gli orogranata, dall'altra un Joe Ragland e un Daniel Hackett a tratti immarcabili. In grado di inventare per sè e per gli altri, dovendo anche fare a meno di Alessandro Gentile, alle prese con un risentimento muscolare.

Un match che continua punto a punto per tre quarti, salvo poi prendere in maniera sempre più definita la via di Milano, che stringe le maglie difensive proprio nel momento in cui Venezia perde brillantezza in attacco. Ed è difficile stabilire dove inizino i meriti degli ospiti e finiscano quelli dell'Umana. Fatto sta che alla sirena finale il risultato è 84 a 74 per la capolista, che così allunga il passo nei confronti della Reyer (ora a meno sei) e di Sassari, in quarta posizione a meno 8. Gli unici a tenere il ritmo dell'ascesa biancorossa è Reggio Emilia, che resta a meno 4. La Reyer, però, ha venduto cara la propria pelle, e questo è un segnale incoraggiante per coach Charlie Recalcati, perché la "truppa" non ha sfigurato di fronte ai primi della classe.

Sarebbero bastati qualche canestro "ignorante" o qualche azione trascinante e il Taliercio già bollente di suo avrebbe potuto cambiare l'inerzia del match. Invece nel tabellino c'è da sottolineare soprattutto un 5 su 24 dalla grande distanza che condanna gli orogranata, oltre che una performance non proprio brillante ai tiri liberi (poco più del 50%). Peric reduce dalla febbre, risultato spesso l'ago della bilancia per Venezia in attacco, non è riuscito a incidere nonostante abbia raggiunto la doppia cifra, mentre Phil Goss ha dimostrato cuore, grinta e tecnica sul parquet amico. E' lui lunedì sera il faro della squadra, e quando si spegne per un comprensibile appannamento in fatto di energie, la luce non c'è più. Salvo qualche lampo di un Julyan Stone volitivo anche se altalenante.

Dall'altra parte della barricata ci sono una panchina sterminata e il talento abbacinante di solisti come Hackett, Rangland e Brooks in grado di "spegnere" il pubblico con giocate che hanno rosicchiato piano piano la sicurezza della Reyer, fino ad acquisire a metà quarto quarto quel vantaggio sufficiente per poter amministrare il finale del match, che si è caratterizzato per qualche polemica arbiitrale. Ma lunedì sera l'Armani ha dimostrato di essere una squadra che sa vincere anche soffrendo, di fronte a una Umana che ha dimostrato di non trovarsi ai piani alti della classifica per puro caso.

Umana Reyer - OlimpiaEA7 Milano 74 - 84

Parziali: 20-20; 35-37; 55-61

Umana Reyer: Stone 9, Peric 13, Goss 21, Groppi ne, Jackson, Ruzzier, Ress 3, Ortner 15, Nelson 2, Viggiano 8, Ceron, Dulkys 3. All. Recalcati
EA7 Emporio Armani Milano: Ragland 16, Brooks 15, Gigli ne, Cerella, Melli 2, Meacham 4, Kleiza 14, Fumagalli ne, Hackett 15, Samuels 18, Moss. All. Banchi

TOP REYER
Rimbalzi Ortner 9, Stone e Viggiano 8,
Assist Stone 4

PERCENTUALI

2pt: Ve 53% Mi 58%,
3pt: Ve 21% Mi 40%,
Liberi: Ve 52% Mi 64%,
Rimbalzi: Ve 37 Mi 36,
Assist: Ve 12 Mi 16

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