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La Reyer si arrende al magic moment di Trieste: nonostante la sconfitta resta il secondo posto

Gli orogranata vengono sconfitti con il punteggio 104-85. Vitale per la classifica lo scontro diretto contro Cremona

L’Umana Reyer si deve inchinare all’ottimo periodo di Trieste (quinta vittoria consecutiva) e conserva il secondo posto solo per lo scontro diretto con Cremona dopo il 104-85 finale al PalaRubini.

Primo quarto

Anche se non al top dopo la settimana con pochissimi allenamenti, Stone e Daye sono recuperati (fuori Vidmar nelle rotazioni degli stranieri), ma non partono nel quintetto, che vede Haynes, Tonut, Bramos, Mazzola e Watt. Gli orogranata costruiscono con ottima circolazione la tripla iniziale di Mazzola, con Trieste che fin dalle prime battute prova ad alzare la velocità. Il primo tentativo di allungo è dell’Umana Reyer (6-11 al 3’), con Watt, protagonista a rimbalzo offensivo. Watt (10 punti subito dopo metà quarto per il 12-17) e Knox si rispondono colpo su colpo, poi Haynes mette la tripla del +6 (14-20) al 6’30”. Dragic si carica però Trieste sulle spalle e pareggia a quota 24 all’8’. Per i padroni di casa arriva un parziale di 9-0, nonostante il timeout orogranata, poi De Nicolao mette sulla sirena la tripla del 30-27.

Secondo quarto

La partita prosegue con percentuali incredibili. Per Trieste è il momento di Fernandez, che trascina i padroni di casa sul 41-30 all’11’30”, poi Cavaliero, con una delle tante triple giuliane, scrive il massimo margine: 44-32 al 13’. Ma l’Umana Reyer non molla. E’ il momento di Daye, sia con i canestri che con l’assist per Watt che, a metà quarto, chiude un parziale di 2-9 per il 46-41. Trieste continua a colpire dall’arco e l’ex Peric infila il 52-42 al 16’30”. Il match continua ad essere spettacolare, con Watt, la tripla di Haynes e il canestro di Mazzola per il nuovo parziale orogranata di 2-10 che vale il 54-52 al 17’30”. Il finale di tempo ha invece come principali protagonisti Tonut da una parte e dall’altra Dragic, che chiude i primi 20’ sul 61-55.

Terzo quarto

Il ritorno in campo è da incubo, per l’Umana Reyer, che propone in quintetto Kennedy e Daye per Bramos e Watt (con tre falli), ma subisce un parziale di 8-0 in 2’30”, con coach De Raffaele costretto al time out, dal qualche rientra con Watt, che, dopo l’infrazione di 24”, sblocca finalmente gli orogranata al 23’30”. Ma l’inerzia non cambia, perché l’Umana Reyer continua a non segnare (anche per Watt arriva il primo errore dal campo) e Trieste può così continuare a riscrivere il massimo margine fino al 78-57 al 27’30”. Arriva finalmente il secondo canestro orogranata del quarto (di De Nicolao), ma quattro liberi di fila di Strautins valgono il +23 (82-59 al 28’30”), poi Watt riesce a limare parzialmente con due canestri e si va all’ultimo intervallo sull’82-63.

Ultimo quarto

Il parziale dell’Umana Reyer arriva a 0-9 con Kennedy e la tripla di Haynes allo scadere dei 24” per l’82-68 al 32’30”. Fernandez sblocca Trieste da 3, poi Watt subisce in rapida successione quarto e quinto fallo di Knox, chiudendo il gioco da tre punti dell’85-71 al 33’30”, anche se Trieste riprende il +18 a metà periodo con Wright e Peric (89-71). Tonut prova a tenere accesa la speranza con una tripla, ma De Nicolao prende un tecnico per proteste dopo un fallo così è 92-74 al 36’. Il cronometro continua a correre e Trieste va in controllo, anche se due liberi di Watt (che poi spende in attacco il quarto fallo) e una tripla di Mazzola spingono la panchina triestina al time out sul 93-79 al 37’30” e, al rientro in campo, Peric mette la tripla e i liberi del 98-79 che chiude virtualmente il match al 38’. In garbage time c’è infatti solo il tempo per aggiornare il risultato finale sul 104-85.

Parziali: 30-27; 61-55; 82-63

Alma Trieste: Coronica ne, Peric 15, Fernandez 15, Wright 12, Strautins 4, Cavaliero 12, Da Ros 9, Sanders 2, Knox 6, Dragic 17, Mosley 12, Cittadini ne. All. Dalmasson.

Umana Reyer: Haynes 15, Kennedy 5, Stone, Bramos 2, Tonut 12, Daye 6, De Nicolao 5, Biligha 4, Giuri ne, Mazzola 10, Cerella ne, Watt 26. All. De Raffaele.

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