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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sport Castello / Riva dei Sette Martiri

VeniceMarathon, i vincitori e l'ordine d'arrivo: trionfo africano, grande spettacolo in laguna

Ha trionfato Julius Rotich in 2h 10' 22", buon tempo nonostante il ritmo sia calato sul finale. Tanta gente assiepata lungo il percorso. E' stata soprattutto festa di sport

Previsioni rispettate alla VeniceMarathon: doveva essere questione africana e lo è stato di più. A vincere la maratona è stato il keniota Julius Rotich in 2h 10' 22", bissando il successo dell'anno scorso. I 42 chilometri della gara sono stati coperti con un tempo di tutto rispetto, anche se si è registrato un crollo nella parte finale. Il muro delle 2 ore e 10 non è stato purtroppo scalfito. Il meteo ha comunque favorito gli atleti, con temperature che hanno permesso di esprimersi ai massimi livelli. Il primo tra gli italiani è stato Massimiliano Strappato, sesto con 2 ore 26 minuti e 31 secondi. Prima tra le donne Priscah Cherono, che ha tagliato il traguardo con il tempo di 2 ore 27 minuti e 41 secondi. Seconda, molto staccata, la connazionale Ester Wanjiru Macharia in 2h35’15”, mentre terza è arrivata l’azzurra Ivana Iozzia in 2h37’04”.

VENICEMARATHON 2016: LE CLASSIFICHE

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Mi aspettavo qualcosa di meglio a livello cronometrico – ha dichiarato a caldo Ivana Iozzia - anche se il terzo posto alla Venicemarathon è una bella soddisfazione. Ho corso praticamente da sola tutta la gara, d’altronde le atlete keniane erano troppo davanti, ho dovuto stringere i denti ma alla fine sono soddisfatta per questo bel podio”.

Tanta la gente che si è assiepata a lato dei punti principali del percorso, comprese piazza San Marco, riva degli Schiavoni e riva dei Sette Martiri, sempre una meraviglia da gustare in tv. E' stato quello il tratto più insidioso della gara, con le passerelle sui ponti che a tratti sono parse delle piccole "montagne" da scalare per corridori a cordo di ossigeno ed energie. Il vincitore e gli altri che hanno formato il podio sono arrivati stravolti al traguardo.

Rotich si è inginocchiato una volta conclusa la corsa, alzando le braccia al cielo. Visibilmente contento ma anche sofferente. E' stato spettacolo fin dal primo metro di gara con sullo sfondo Villa Pisani. Poi la laguna, San Marco e i panorami mozzafiato di una città unica al mondo che di conseguenza si merita una maratona unica nel suo genere.

Quasi 10.000 sono stati i concorrenti che, suddivisi tra maratona e 10 km, hanno tagliato il traguardo di Riva Sette Martiri, e cha vanno a sommarsi agli oltre 15.000 appassionati che hanno affollato le tre Alì Family Run di San Donà, Dolo e del Parco San Giuliano di Mestre.

Grande successo anche per la 3^ 10 KM valida come ultima tappa del Garmin Tour, che è stata vinta tra gli uomini da Diego Avon (Spak4Padova) in 34’52” e da Natascia Meneghini in 41’43” tra le donne. Sia Avon che Meneghini hanno bissato il successo dell’edizione 2015. Il Trofeo Porto di Venezia, gara riservata ai dipendenti dello scalo, ha incoronato come più veloce Luca Sprotiello (47’37”), premiati dalla responsabile della Comunicazione dell’Autorità Portuale Federica Bosello.

L’ex ciclista Ivan Basso, vincitore del Giro d’Italia nel 2006 e 2010, ha completato il suo esordio in maratona con un 530° posto con il tempo di 3h19’43”. “Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno incitato sul percorso – ha dichiarato Basso - mi mancava sentire quel ‘sano’ mal di gambe che non sentivo più da quando ho smesso di correre". Mauro Bergamasco, uno dei più grandi rugbysti azzurri di sempre, ha invece concluso il suo esordio su una 42 km al 3600° posto con il tempo di 4h36’16”. “Sono molto contento, perché il mio obiettivo era finire la maratona e ce l’ho fatta! Ho avuto paura di non farcela quando, attorno al 31° chilometro, ho avuto un crampo al polpaccio, ma sono riuscito a riprendermi grazie anche all’aiuto del mio coach Max Moreschi che mi ha seguito per tutta la gara". Ho capito che la maratona è una specialità più di testa che di gambe, è indispensabile gestire sin da subito le proprie risorse”. La Venicemarathon di Bergamasco, ricordiamo, sarà trasmessa in una puntata del programma televisivo “Oltre il Limite - storie di corsa” in onda su Rete 4.

Esperienza indimenticabile anche quella di Sammy Basso, fondatore dell’Associazione Italiana Progeria, arrivato al traguardo in 4h46’09” assieme ai suoi amici podisti che l’hanno sospinto per tutta la gara. Sammy Basso, negli ultimi metri di Venicemarathon, è voluto scendere dalla sua Joelette (la speciale bicicletta) per tagliare il traguardo con le sue gambe: “E’ stato tutto veramente bello, i miei spingitori sono stati degli stakanovisti, un’emozione grandissima soprattutto negli ultimi chilometri dove la gente ci ha letteralmente spinto con il suo entusiasmo. Spero che questa bellissima esperienza possa aiutare ancora di più la ricerca sulla Progeria”.

I concorrenti più maturi al traguardo sono stati Giuseppe Negri (Comitato Csen Faenza), classe 1935, che ha chiuso al 3539° posto in 5h17’38” e Fiorenza Simion (US Primiero ASD) del 1943, arrivata al traguardo 6’01”13”. Tra gli stranieri, il più anziano e la più anziana sono stati il tedesco Gunther Schonharting (classe 1942, 5h32’43”) e la svedese Ann-Christin Edstrom (1950, 4h43’03”). Gli ultimi atleti arrivati prima dello scadere delle 6 ore sono stati Cinzia Califano e Paolo Manelli, entrambi della Polisportiva Scandianese, in 5h59’08”. Ha chiuso la 31^ Venicemarathon la francese Marlene Poli (Asd Rain Runner) 4617^ totale e 916^ donna con il tempo di 6h28'53”.

Il primo veneziano e la prima veneziana premiati da Il Gazzettino sono stati Gianmaria Tiozzo (Pol. Venezia Triathlon) e Monica Penzo (Venezia Runners atl. Murano).

Sono stati circa 6mila gli atleti al via della 31esima Venicemarathon di cui 1.560 stranieri e con 67 nazioni straniere presenti. I paesi più rappresentati dopo l'Italia, sono la Francia (386 iscritti) e la Gran Bretagna (300). Altri 5mila erano al via della 10 chilometri, competitiva e non, valida come ultima tappa del Garmin Tour. La gara parte alle ore 8.30 dalla Porta Blu del Parco San Giuliano di Mestre e ricalca gli ultimi 10 km della Venicemarathon passando per il Ponte della Libertà per poi entrare in Venezia su un percorso unico al mondo, con il passaggio sul ponte di barche sul Canal Grande, lo splendido giro d'onore in piazza San Marco e l'arrivo trionfale tra due ali di folla in Riva Sette Martiri. Partecipa alla 10 chilometri anche il campione olimpico di maratona ad Atene 2004 Stefano Baldini.

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