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World games special olympics, è tornato il poliziotto tedoforo

È rientrato dagli Stati Uniti il sovrintendente Stefano Lucarelli: ha portato la fiaccola olimpica e ha accompagnato uno degli atleti italiani affetti da disabilità

È rientrato in questi giorni dagli Stati Uniti il sovrintendente Stefano Lucarelli, 39enne in servizio all’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Venezia, dove ha partecipato all’evento del "Word Games Special Olympics – Los Angeles 2015", ovvero i giochi mondiali riservati ai disabili. Il sovrintendente Lucarelli era stato selezionato dal comitato nazionale Special Olympics Italia dopo i giochi nazionali dello scorso mese di maggio, quando, insieme ad altri numerosi poliziotti veneti, era stato uno dei "torch runners" della fiaccola olimpica che, nel suo percorso di avvicinamento alla sede delle competizioni, era stata portata dai corridori della polizia di Stato attraverso tutto il Veneto.

Anche negli Stati Uniti il poliziotto veneziano ha percorso alcune delle tappe con la fiaccola olimpica simbolo della competizione. Non solo: Lucarelli si è occupato di accompagnare e fare da tutore ad uno degli atleti italiani affetti da disabilità che hanno partecipato ai giochi, ovvero Graziano Carrozzo, 48enne spezzino e runner a sua volta. Un’emozione unica, come Lucarelli stesso afferma, quella di partecipare a questo grande evento, che si è concluso dopo un lungo percorso durato 46 giorni e dopo aver attraversato 50 Stati prima di giungere il 10 luglio scorso in California. Quasi 2500 chilometri percorsi, dove sono stati impiegati circa 4 mila rappresentanti delle forze dell’ordine provenienti da tutte le parti del mondo.

Il poliziotto veneziano, al termine della trasferta americana, ha dichiarato: "Un’esperienza emozionante, indescrivibile, che per essere compresa deve essere vissuta. Ho la sensazione di svolgere un ruolo prestigioso; da quando sono stato coinvolto nel movimento ho imparato tantissimo dagli atleti diversamente abili, prima di tutto in termini di emozioni e poi in relazione alle gare concepite come una sfida con se stessi. Il loro essere speciale sta nel riuscire a trasmettere sensazioni meravigliose che ti attraversano l’anima, lasciando segni indelebili che ti cambiano la vita per sempre". Infine, a coronamento dell’avventura statunitense, il sovrintendente Lucarelli è stato premiato come migliore rappresentante delle polizie presenti per i progressi evidenziati dall’atleta disabile nel corso della manifestazione, progressi avvenuti proprio per la costatnte e proficua assistenza del "tutor" della polizia.

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