L'iniziativa prevede un programma di letture animate, laboratori e giochi che si terranno dal 17 giugno al 9 settembre. La "nave pirata" della Rete Biblioteche Venezia farà rotta su 12 tappe cittadine per educare i più giovani al piacere della lettura
La capogruppo Pd: «L'Amministrazione non ha accettato alcun confronto in ambito culturale». Il sindaco alla presentazione del Premio Pittura Mestre ha annunciato weekend lungo di apertura dei Musei civici che attraverserà tutto il ponte del 2 giugno
Lite in commissione Cultura. Sambo: «L'attività di consultazione e ricerca non avrebbe mai dovuto chiudere». Zuin: «Guardate in che condizioni è il mondo. Questa interrogazione non è una priorità»
Mantenuto il flusso durante la pandemia con una riduzione solo del 35%, grazie alle aperture continuative per servizi di base, al bibliobus, al prestito a domicilio e all'assistenza on line e telefonica dei bibliotecari
Gli utenti della potranno prenotare il posto in aula studio accedendo all'area personale sull'home page del portale Bimetrove fino ad esaurimento dei posti
Acquistati con un contributo del ministero dei Beni culturali di 119 mila euro, sono già disponibili al prestito. Venturini: «Grazie al lavoro dei bibliotecari e alla collaborazione dei librai della città»
Entrerà in funzione dall'1 settembre e toccherà le zone più periferiche del comune di Venezia. All'interno si potranno richiedere i libri in prestito ed assistere a laboratori e attività di promozione della lettura
Messe in atto dall’Ateneo tutte le misure di sicurezza e prevenzione richieste dal DPCM. L’Ateneo sta inoltre predisponendo, da questa settimana, anche la riapertura graduale dei laboratori di ricerca
Mercoledì il tavolo di confronto tra Amministrazione, Rsu e sindacati Fp Cgil, Csa Ral e Uil Fpl. Mobilità del personale, indennità, formazione, monitoraggio sull'appalto fra i temi caldi. «C'è impegno formale»
Ora diventa un centro di attrazione per cittadini, scuole e associazioni impegnate insieme nella ricerca e ricostruzione della memoria storica dei luoghi
Alla sua morte, nel 1869, il conte lasciò in dono alla città il patrimonio di famiglia per diffondere "il culto dei buoni studi e delle utili discipline” attraverso una Fondazione da tenere aperta il più possibile