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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Mestre

Fermato con le mani sporche di sangue: «È stato un raptus, non volevo fargli del male»

Si continua a cercare l'arma con cui un 32enne romeno ha accoltellato l'amico in autobus venerdì pomeriggio davanti all'ospedale di Mestre. Vittima in prognosi riservata

«È stato un raptus, non volevo fargli del male». Queste le prime parole del 32enne cittadino romeno arrestato venerdì pomeriggio dalle Volanti della polizia di Stato per il tentato omicidio del suo connazionale di 2 anni più giovane. L'aggressore è stato fermato dagli agenti con i vestiti e le mani sporche di sangue, dopo aver accoltellato l'amico alla gola all'interno di un autobus di linea in sosta al terminal nell'area dell'ospedale dell'Angelo di Mestre. Nelle prossime ore è prevista la convalida dell'arresto.

Accoltellamento davanti all'Angelo

Le condizione della vittima

Nel frattempo, la vittima, dopo l'intervento d'urgenza al quale è stato sottoposto nel tardo pomeriggio di venerdì, si trova in Rianimazione. La prognosi resta ancora riservata, ma le sue condizioni restano stabili. Seppur gravi. Ora saranno fondamentali le prossime 24/48 ore di osservazione per capire l'evoluzione del quadro clinico.

I fatti

L'aggressione è avvenuta attorno alle 16.30 di venerdì, all'esterno dell'ospedale di Mestre, in corrispondenza delle fermate degli autobus. A un certo punto il 32enne ha estratto un'arma da taglio e ha colpito al collo l'amico, ferendolo gravemente. Quest'ultimo si è trascinato per pochi metri verso l'ingresso dell'ospedale, dove ha incrociato un chirurgo dell'Angelo che lo ha subito soccorso: dopodiché è stato condotto in sala operatoria e sottoposto a intervento d'urgenza. Sul posto si sono portate le pattuglie della polizia di Stato che hanno subito bloccato il responsabile. Presenti pure agli agenti della Scientifica e i vigili del fuoco con il Nucleo sommozzatori, impegnati nella ricerca dell'arma nel laghetto davanti all'ospedale.

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