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Altro giro, altro maxi controllo: nuovo pomeriggio "ad alto impatto" a Mestre

Polizia, carabinieri, municipale e finanza al setaccio dei luoghi più difficili della città, dal parco Albanese all'ex ospedale Umberto I. Operazione che replica quella di alcuni giorni fa

Altro giro, altro controllo. Giovedì pomeriggio sono tornati d'attualità i controlli interforze di polizia, carabinieri e degli altri Corpi nelle zone più "difficili" di Mestre e Marghera. Nel mirino, come qualche giorno fa, soprattutto i parchi cittadini, come la zona del Bissuola o di villa Querini. A due passi, poi, c'è il "buco" di Mestre, ossia l'ex ospedale Umberto I divenuto punto di riferimento per spacciatori e sbandati. Pattuglie in azione anche in via Piave e in zona stazione, senza dimenticare i locali maggiormente nel mirino sotto il profilo dell'ordine pubblico. 

Il servizio, disposto dal questore Angelo Sanna e coordinato dal dirigente del commissariato di Mestre Eugenio Vomiero, mira soprattutto a far sentire il fiato sul collo a spacciatori e delinquenti. Coloro che si lasciano andare a quegli episodi di microcriminalità che destano maggiore sensazione tra i residenti. Qualche giorno fa sono state 300 le persone identificate in poche ore: una decina quelle finite nei guai perché non in regola con il permesso di soggiorno. Un'altra, invece, è stata accompagnata al Cie in attesa di essere espulsa. Con l'aiuto dei cani antidroga, specie al parco Albanese, venne sequestrato diverso stupefacente. 

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