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Trovato a confezionare la droga nel phone center, spacciatore in arresto a Mestre

Gli agenti della polizia lo hanno pedinato dopo aver assistito alla cessione di una dose. In manette un 32enne tunisino, è la quarta condanna a suo carico per reati simili

Spaccia proprio davanti ai poliziotti, poi viene pedinato fino alla sua "base operativa", un call center in via Cappuccina a Mestre: finisce così in manette A.K., 32enne tunisino senza fissa dimora e clandestino sul territorio nazionale, scoperto in flagrante giovedì pomeriggio. Il personale del commissariato di Mestre lo ha individuato inizialmente in via Leopardi, dove il pusher ha incontrato un cliente. A lui ha consegnato una dose di eroina, per il valore - come poi ammesso dallo stesso acquirente - di 10 euro.

Dopodiché lo spacciatore è stato pedinato nei suoi successivi movimenti: in sella a una bicicletta ha raggiunto un phone center di via Cappuccina, dove è entrato indirizzandosi senza indugio verso uno stanzino nella parte posteriore dell’esercizio. A quel punto è scattato il blitz: gli agenti hanno fatto ingresso nel locale, trovando il sospetto seduto in una delle postazioni internet, intento a confezionare dosi di stupefacente. Con sé aveva eroina per circa 4,3 grammi. In tasca, inoltre, gli sono stati trovati 230 euro e un cellulare.

L’arrestato, nato in Tunisia nel 1984, in Italia senza fissa dimora, clandestino, risulta in Italia dal 2008: da allora - compresa quest'ultima - ha collezionato quattro condanne per violazioni in materia di stupefacenti. Venerdì la condanna a un anno e due mesi di reclusione: il giudice del Tribunale di Venezia ha disposto che venga scontata agli arresti domiciliari.

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