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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cartelli anti elemosine a Mestre, i rom si arrabbiano: "Siete razzisti"

"Nazione Rom" spara a zero contro le parole del parroco di Carpenedo e contro l'iniziativa di Confesercenti: "Coprite gli scandali come il Mose"

Loro si indignano. E gridano al razzismo. Continua a far discutere l'iniziativa partita da Catania, che ha trovato proseliti anche a Mestre, di attaccare cartelli sulle vetrine dei negozi chiedendo alla clientela di non dare soldi ai mendicanti. Sono ore in cui il dibattito è ancora molto teso: da una parte don Gianni Antoniazzi, parroco di Carpenedo, che sul foglio parrocchiale ha bollato l'elemosina a queste persone come "diseducativa", dall'altra la Confesercenti, che a partire da lunedì distribuirà ai commercianti della città dei cartelli da apporre sulle vetrine su cui si chiede che i soldi vadano piuttosto alla Caritas.

In mezzo c'è l'associazione Nazione Rom, che affida a una nota tutta la propria rabbia per l'iniziativa che dal Meridione e arrivata fino in territorio lagunare: "Una vergognosa campagna razzista anti poveri che sta alimentando i peggiori egoismi e le peggiori crociate soprattutto in Veneto, in Emilia Romagna e in Toscana - attacca l'associazione - Demagogia, populismo e affari economici si nascondono dietro a chi alimenta false informazioni su presunti racket dell'elemosina chiudendo gli occhi sui veri racket della criminalità organizzata e sulla corruzione dilagante nella pubbliche amministrazioni: nel mentre mafia, camorra e 'ndrangheta fanno affari d'oro nel Nord Italia".

Dopodiché si passa alle questioni di casa nostra: "A Venezia Confesercenti invita i propri associati a mettere cartelli davanti ai propri negozi con la scritta: 'non elemosinare i mendicanti ma date i soldi alla Caritas' - dichiara l'associazione Nazione Rom - Sono campagne che chiudono consapevolmente gli occhi sui veri racket della criminalità organizzata italiana e sui recenti scandali, come quello del Mose". Sulle parole di Don Gianni Antoniazzi, invece, si sottolinea come "per loro, dietro ai poveri mendicanti, esiste una ramificatissima organizzazione criminale che prende tutti i denari, denari che invece devono essere "donati", con il consenso delle istituzioni nazionali e locali alla Chiesa Cattolica e alla Caritas seguendo una "linea di comportamento" valida per tutti i cittadini e negozianti. Ovvero creare un gigantesco business delle elemosina gestito dai preti spezzando ogni legale umano e diretto tra chi chiede una moneta e chi generosamente la offre".

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