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Mestre Marghera / Via della Libertà

Nuovi autovelox a Mestre attivi da poche ore: l'accensione è scattata a mezzanotte

Era stato annunciato dal Comune. Cinque dispositivi tra via della Libertà e via Martiri, altri 2 sulla provinciale "camionabile". Boraso: "Sistemate criticità per la sicurezza dei cittadini"

È terminata alle 24 di giovedì 20 aprile la fase di sperimentazione dei nuovi dispositivi elettronici per il controllo della velocità posizionati dal Comune di Venezia e dalla Città Metropolitana (ex Provincia). Significa che da stanotte, e precisamente dalle 00.01 di venerdì 21 aprile 2017, i dispositivi sono entrati in funzione. Dunque da venerdì mattina possono arrivare le multe per gli automobilisti che non rispettano i limiti. Negli ultimi giorni gli enti preposti hanno completato le verifiche necessarie, l'installazione dei segnali di preavviso e di quelli con il limite di velocità da rispettare per non incorrere in sanzioni. 

Si tratta, come più volte sottolineato dall'amministrazione e dalla polizia municipale, di un'operazione effettuata per questioni di sicurezza. Nei punti scelti per la collocazione dei nuovi accertatori, infatti, si sono verificati in passato diversi incidenti pericolosi, anche mortali. Massiccia la presenza di segnaletica che avverte della presenza dei velox, cosicché gli automobilisti abbiano tutto il modo di rispettare le norme della strada.

Nel dettaglio. In via della Libertà, sulla prosecuzione del ponte della Libertà, si trovano due autovelox: uno sotto il cavalcavia di via Torino (verso Mestre) e l'altro a pochi metri dall'incrocio con via Pacinotti (direzione Venezia). Per questi il limite è di 70 chilometri orari. In via Martiri della Libertà (regionale 14) un autovelox è collocato sotto la passerella ciclopedonale che si trova scendendo dal cavalcavia verso la rotonda del Terraglio; altri due, sempre in via Martiri, sono nel sottopasso di Favaro e sorvegliano il traffico in entrambi i sensi di marcia. Qui il limite è invece di 90 chilometri all'ora. Due sono i nuovi autovelox di competenza della Città Metropolitana e collocati lungo la strada provinciale 81 (la cosiddetta camionabile): il primo, sempre in territorio veneziano, si trova in località Ca' Sabbioni con limite di 70 chilometri orari; l'altro è in località Fornase (quindi nel comune di Spinea) con limite di 50 chilometri orari.

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Da oggi, insomma, si fa sul serio. “Con l'avvio dei cinque nuovi punti autovelox - ha commentato l'assessore comunale alla Mobilità Renato Boraso - si concretizza il percorso concertato tra Prefettura, Comune di Venezia e Veneto Strade teso a mettere in sicurezza alcuni punti delicatissimi della nostra viabilità, come i passaggi pedonali posti fronte Fincantieri e via Martiri della Libertà, dove le vittime della strada si contano a decine. L'obiettivo è far rispettare i limiti di velocità con il solo fine di mettere in atto ogni misura che vada nella direzione di tutelare la sicurezza per i nostri concittadini". Boraso ha poi risposto a quella parte di popolazione che accusa il Comune di voler fare cassa: "Se fossimo un'amministrazione legata ai soldi - ha specificato - avremmo lasciato le Ztl, che invece abbiamo deciso di sospendere. E dalle quali sarebbero entrati almeno 2 milioni di euro".

"Il posizionamento del dispositivo elettronico per il controllo della velocità posizionato dalla Città Metropolitana in un tratto di strada tra i più pericolosi - commenta il consigliere metropolitano delegato ai trasporti, Giorgio Babato - persegue l’obiettivo di garantire un’efficace azione preventiva di contrasto al fenomeno dell’incidentalità legato agli eccessi di velocità. Già i dati raccolti durante il periodo di pre-esercizio sperimentale hanno evidenziato una sensibile diminuzione delle velocità, confermando quindi quanto importante sia la loro installazione".

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