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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mestre Zelarino / Via M. Marieschi

La bimba sta male: corre e provoca un doppio incidente. Inseguito, trambusto in ospedale

E' successo nel primo pomeriggio di sabato tra Zelarino e l'Angelo. I coinvolti nello schianto hanno seguito la Bravo fino al nosocomio. Sul posto intervenuta la polizia municipale

Momenti di agitazione nel primo pomeriggio di sabato, quando un padre molto preoccupato per le sorti della figlia ha pigiato sull'acceleratore della propria auto nel tentativo di raggiungere l'ospedale di Mestre nel più breve tempo possibile. La piccola, di 2 anni, era stata colta da una crisi convulsiva: così l'uomo non ci ha pensato due volte e, dalla propria abitazione di via Frassinelli a Chirignago, l'ha caricata in macchina (una Fiat Bravo) per dirigersi verso l'Angelo. La cosa più importante è che la piccola, trasferita in area rossa, stia bene. Nonostante lo spavento iniziale che ha indotto il giovane, sui 30 anni, a lasciarsi andare a una guida piuttosto spericolata.

La fretta ha rischiato di costargli caro, specie durante un sorpasso azzardato eseguito all'altezza di via Marieschi: l'auto non è riuscita a rientrare in tempo, colpendo prima lo specchietto di un furgone proveniente dal senso di marcia opposto e poi danneggiando anche la parte anteriore sinistra di una Yaris mentre ritornava sulla propria corsia. A quel punto gli altri veicoli coinvolti si sono messi all'inseguimento della Bravo, tallonandola fino all'ospedale.

La scena si è quindi spostata all'interno dell'Angelo: la bambina è stata affidata alle cure mediche, risultando fortunatamente fuori pericolo, dopodiché è scattato il trambusto tra chi cercava il proprietario della Bravo e chi invece cercava notizie della piccola. Una grande confusione, cui ha cercato di porre rimedio anche una guardia giurata della Sicuritalia. L'automobilista, tra l'altro, è risultato in possesso non di patente regolare ma di foglio rosa. Sul posto sono intervenuti gli agenti del reparto motorizzato della polizia municipale, che hanno ricostruito la vicenda. Alla fine, visto lo "stato di necessità" (disciplinato dall'articolo 54 del codice penale) tutto è stato risolto con le constatazioni amichevoli.

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