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"Bisturi surriscaldato", bimba esce dall'intervento con ustione al viso

Accade all'Angelo di Mestre. Una bambina di 4 anni era stata sottoposta a una operazione per adenoidi e tonsille. Deve essere curata con pomate

Entra in ospedale per un'operazione alle tonsille e per togliere le adenoidi. Esce dalla sala operatoria con un'ustione al viso. Accade all'Angelo di Mestre, dove una bambina di quattro anni ha poi dovuto subire una visita da parte di un chirurgo plastico per capire il da farsi. Per ora i genitori periodicamente, come riporta il Gazzettino, devono curare quella ustione vicino alla bocca con delle pomate apposite. Se poi il segno non sparirà, allora servirà forse un'operazione.

Solo il tempo darà le risposte che i genitori cercano. Fatto sta che sul quotidiano la coppia sottolinea come prima dell'intervento abbia firmato un documento per il consenso informato in cui si affermava che in sala operatoria si sarebbero potute verificare delle complicanze in caso di emorragia. Come poi effettivamente sarebbe accaduto: la bimba avrebbe dovuto stare sotto i ferri per circa un'ora, ma ci rimase un paio d'ore in più. Proprio per cauterizzare la perdita di sangue sarebbe stato utilizzato un bisturi elettrico che, forse a causa delle troppe sterilizzazioni, al posto di scaldarsi solo "in punta", l'avrebbe fatto anche sulla parte del manico.

Questa è la versione che viene riportata dai genitori. Sarebbe stato proprio il manico a entrare in contatto con il volto della bambina, causandole un'ustione di secondo grado. La piccola dopo l'operazione è stata seguita comunque in tutto e per tutto dal personale sanitario, sottoponendola agli accertamenti del caso. Ora è il turno delle pomate, non dovesse bastare si interverrà chirurgicamente.

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