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"Punto di ritrovo di pregiudicati", chiuso per 15 giorni il bar Piave

La misura è stata disposta dal questore Sanna per motivi di ordine pubblico. La notifica mercoeledì mattina: riapertura il 16 ottobre

Quindici giorni di chiusura per il bar "Piave", dell'omonima via mestrina. Il provvedimento è stato firmato dal questore Angelo Sanna, che ha quindi disposto che le saracinesche dell'esercizio rimangano abbassate per due settimane dalla data di notifica dell'atto.

"Dal gennaio 2013 allo scorso mese di luglio, gli equipaggi delle forze dell'ordine (tra volanti, commissariato di Mestre e i reparti prevenzione crimine) sono intervenuti innumerevoli volte per identificare gli avventori, ma anche per verificare che il locale fosse in regola con le autorizzazioni e i parametri di legge - dichiara in una nota la questura - Ogni volta, tra i soggetti identificati c'erano cittadini con numerosi precedenti penali". Spaccio e furti, per lo più. Insomma, secondo la polizia quello era diventato un punto di ritrovo di sbandati e di pregiudicati. Anche i controlli amministrativi avrebbero evidenziato anomalie, visto che il sistema antincendio non risulterebbe essere a norma. Di qui la decisione del questore di chiudere il locale per motivi di ordine pubblico. Il provvedimento è stato notificato mercoledì mattina al legale rappresentante del bar, un cittadino cinese di 30 anni. La riapertura non prima del 16 ottobre.

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