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Mestre Mestre Centro / Piazza Erminio Ferretto

Ancora un bengalese picchiato in piazza Ferretto dalla baby gang

Sabato un venditore di rose venne preso a calci e pugni. Lunedì sera un episodio fotocopia: un 21enne è finito all'ospedale. Esercenti in rivolta

E' successo ancora. A pochi metri dal punto di piazza Ferretto a Mestre in cui già sabato scorso un venditore di rose di origini bengalesi era stato preso a calci e pugni davanti ad alcuni passanti esterrefatti da un gruppetto di ragazzini, tra cui anche una giovane (DETTAGLI). I colpi proibiti erano partiti all'altezza del Caffé Commercio.

A 48 ore di distanza, dunque, una possibile aggressione fotocopia: lunedì, verso le 21.45, un cittadino di origini bengalesi di 21 anni ha chiesto aiuto a un pattuglia di poliziotti che stava perlustrando la piazza. Il giovane ha fermato gli agenti delle Volanti facendo capire in italiano stentato di essere stato raggiunto di punto in bianco da qualche malintenzionato. Dopodiché sarebbero partiti ancora una volta schiaffi e pugni da parte di un gruppetto di giovani poi scappato di corsa in pochi istanti. Facendo perdere le proprie tracce.

UN CASO FOTOCOPIA SOLO 48 ORE PRIMA

Inevitabile che l'episodio possa essere collegato a ciò che si è verificato due giorni prima nella stessa zona. Lo sfortunato bengalese è stato soccorso dal personale del 118, che poi ha deciso di trasportarlo al pronto soccorso dell'Angelo. Ferite lievi per lui, ma tanta paura. Monta intanto la rabbia degli esercenti della piazza di fronte a questi ripetuti episodi di inciviltà che si ripetono con preoccupante cadenza da alcune settimane: "La gente ha paura a venire in centro - era stato sottolineato già sabato scorso - perdiamo clienti così. Serve maggiore controllo delle forze dell'ordine in piazza". Da lunedì sera sono scattati gli accertamenti del caso per riuscire a identificare i componenti della baby gang. Al vaglio anche le telecamere di sorveglianza della zona. Il 21enne è stato invitato a presentare denuncia dell'accaduto. Appare difficile che questo tipo di raid improvvisi abbiano una connotazione razzista, almeno stando alle testimonianze di alcuni testimoni che sabato scorso avrebbero dichiarato che la composizione del gruppetto sia piuttosto eterogenea in fatto di etnie e origini.

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