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"Trasformiamo il buco di Mestre": i cittadini ripensano l'ex Umberto I

Nasce il comitato "Mestre Second Life", per dare la scossa a una situazione di degrado e inerzia. Confesercenti: "Sì a una vasta area commerciale"

Certo, non è un bello spettacolo: un'area così vasta e centrale, quasi del tutto abbandonata a se stessa e senza un progetto concreto di riqualificazione sul piatto, non può che sollevare l'indignazione di tutti. Così alcuni mestrini hanno deciso di rimboccarsi le maniche e dare vita a "Mestre Second Life - compendio Umberto I": un comitato di cittadini che, seguendo altri esempi in Europa, intende partecipare, informare ed approfondire i temi dello "stato dannoso di inerzia dei proprietari di un’area che, da una volontà iniziale di nuovo sviluppo, è diventata fonte di effetti di disvalorizzazione economica, degrado, insicurezza e diminuzione dei diritti dei residenti e degli esercenti limitrofi".

L'intento del comitato, presentato venerdì, è di partecipare alla rigenerazione attraverso coinvolgimento, informazione, cooperazione e infine co-progettazione di quello che è considerato un bene comune. I componenti di direttivo, Maria Paola Orlandini, Alessandro Calzavara e Leandro De Rossi, spiegano: "Conviene prendersi cura dei luoghi in cui si vive, perché dalla qualità dei beni comuni materiali e immateriali dipende la qualità della tua vita". "È un’area di strategica importanza per la rigenerazione della città - ha dichiarato Maurizio Franceschi, direttore Confesercenti Venezia - Diventerà una delle porte di ingresso di Mestre, non può essere lasciata al degrado e all’insicurezza. Mi auguro che quell’area sia destinata ad una nuova offerta commerciale anche di grande superficie, perchè il centro città ha bisogno di un forte attrattore commerciale".

Ma a chi serve questo comitato? "Crediamo di essere utili anche all'amministrazione cittadina ed agli investitori coinvolti - dice il direttivo - Fornendo consigli, ipotesi di lavoro, coprendo insomma quegli spazi che difficilmente una pubblica amministrazione o un costruttore riescono a presidiare. Insomma, vorremmo aiutare a costruire una urbanistica 'vera', che superi quella di 'carta'".

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