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Mestre Tangenziale di Mestre

Il pieno quest'anno costa meno, ma occhio alla scelta del benzinaio

A Mestre le "no logo" spingono i prezzi verso il basso, ma c'è comunque chi specula sulle vacanze e sugli esodi festivi, alzando le tariffe

Chi ha passato la Pasqua in viaggio, vuoi per andare al vicino agriturismo, vuoi per un primo salto al mare o in montagna, ha potuto scoprire una bella sorpresa al momento del passaggio obbligato dal benzinaio: secondo il Gazzettino e Adico, infatti, quest'anno un pieno di 50 litri nella terraferma veneziana costa di media 7 euro in meno rispetto alla Pasqua del 2013.

CIFRE E ZONE – A spingere verso il basso l'asticella dei costi sarebbe la spietata concorrenza delle “pompe bianche”, i distributori di benzina non affiliati alle grandi compagnie che con le loro tariffe costringono anche i “rivali” vicini a ritoccare i tabelloni dei prezzi: fanno scuola i vari “Vega” all'uscita della Castellana e a cavallo tra Terraglio e zona Auchan, vere e proprie isole felici per gli automobilisti di Mestre, che fanno volentieri un paio di chilometri in più per risparmiare sul pieno. L'indagine di Adico ha coinvolto 19 distributori, e ha restituito una media di 1,708 euro al litro per la verde, contro i 1,850 dello scorso anno; il diesel si trova invece a 1,615 euro, ma nel 2013 erano 1,750. Il benzinaio più economico, a sorpresa, è comunque il Siafuel di Zelarino, che “batte” pure le pompe “no logo” di Vega: verde a 1,646 euro al litro, gasolio a 1,551.

GIOCO AL RIALZO – Le buone notizie, comunque, non nascondono i seri problemi per il mercato dei carburanti in Italia: sebbene infatti il costo di benzina e diesel sia calato di circa il 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno passato, esistono ancora zone della stessa Mestre dove fare rifornimento resta un salasso: lungo la Romea, ad esempio, o in via Fratelli Bandiera, o, ancora, lungo l'autostrada, da sempre sconsigliatissima: un pieno in queste “zone calde” può costare anche 10 euro in più rispetto ad un rifornimento alla pompa più economica (assorbendo quindi in toto il calo dei prezzi generale). Inoltre, e molto più grave, qualche benzinaio con il pallino della speculazione avrebbe anche alzato le tariffe rispetto al lunedì precedente alle feste, un rialzo che non trova alcun riscontro nel costo del petrolio al barile e che quindi si rivela per quello che è, un mero tentativo di lucrare sugli esodi pasquali. Dati importanti e da segnare in agenda, specie se si prevedono gite fuori porta in occasione del prossimo ponte del 25 aprile.

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