rotate-mobile
Centro Mestre Centro

Accompagna la madre disabile in un bar della Ztl: dopo il ricorso, multa raddoppiata

La donna soffre d'incontinenza, ecco perché la figlia si è addentrata nella zona a traffico limitato. Ma a Venezia non vale il passe europeo se non comunicandolo prima in Comune

Ancora una volta Mestre risulta terra ostile per le persone disabili, le quali, oltre a dover combattere con le quotidiane difficoltà dettate dalla loro condizioni, devono anche affrontare un regolamento che lascia perplessi. In questo caso le vittime sono due donne di Chioggia, madre e figlia.

La giovane è in giro a Mestre ed accompagna la madre disabile, che allo stato attuale non può restare a casa da sola. L'anziana, che soffre di incontinenza, chiede di cercare al più presto un bar dove poter soddisfare il proprio impellente bisogno. La figlia, colta dall'emergenza, si infila nella trappola della Ztl mestrina, forte di un pass europeo per disabili esposto sul cruscotto. Ma ignara del fatto che Venezia è tra le poche città che non accoglie direttamente i possessori di quel pass: è indispensabile, infatti, avvertire prima gli uffici comunali e comunicare la targa.

Prima di entrare in quel bar, dentro alla Ztl, le due donne avrebbero dovuto cercare il telefono del Comune di Venezia e dare il numero della propria vettura. Nel frattempo, però, sarebbe stato troppo tardi per l'anziana disabile. "La figlia ha proposto ricorso al Prefetto - spiega Carlo Garofolini, presidente dell'Adico - il quale non l'ha accolto e ha raddoppiato la multa, portandola a 190 euro". Una sorpresa? "Nient'affatto - continua il presidente dell'associazione - Abbiamo seguito diversi casi del genere e il prefetto o il suo staff non hanno mai accotlo i ricorsi e hanno sempre raddoppiato la multa. Più di qualche disabile ci ha anche detto che negli uffici del prefetto non sono stati trattati nemmeno troppo bene. Tra l'altro c'è chi ha poi fatto un altro ricorso al Giudice di Pace, vincendolo, ma dopo aver speso altri soldi per il contributo unificato. Complimenti dunque a questa città, fra le poche in Italia che richiede il numero di targa anche a chi possiede un pass valido in ogni parte di Europa. Su questo argomento serve un intervento che definirei di civiltà, perchè così non si può andare avanti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Accompagna la madre disabile in un bar della Ztl: dopo il ricorso, multa raddoppiata

VeneziaToday è in caricamento