Festa della donna, tornano le razzie degli abusivi: devastata mimosa di via Cappuccina
Oggetto di presidi nelle sere passate, la pianta di fronte alla pasticceria Rosa Salva non è comunque sfuggita agli attacchi dei predatori. L'appello: "Impediamo che le vendano"
I presidi serali non sono bastati a salvare la pianta di mimose di via Cappuccina. Ogni anno è uno scempio, il giorno che precede la festa della donna la rigogliosa seppur modesta pianta gialla, in grado di resistere al freddo e alle intemperie, viene razziata in maniera barbara, solitamente da venditori abusivi che poi "spacciano" i suoi rametti per 1 o 2 euro l'8 marzo. Impietoso il raffronto fotografico tra il prima e dopo della pianta di fronte alla pasticceria Rosa Salva: prima una mimosa piena e in grado di dare colore ad una zona di per sé grigia, dopo un arbusto qualunque, malandato e privo di vita.
Appostamenti vani
Nonostante gli appostamenti, quindi, i briganti sono riusciti a fare razzia della pianta, per venderne le infiorescenze al miglior offerente. "Questa mattina (7 marzo, ndr), una banda di squallidi ha distrutto l'albero delle mimose di via Cappuccina a Mestre - tuona sui social Michele Boato, portavoce dell'associazione AmicoAlbero - Sono stati visti spartirsi i rametti in via Fusinato e via Fiume. Domani si impedisca a questi squallidi di venderceli per la strada".