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Ladro e rapinatore, ma ancora a spasso: rintracciato a Mestre

Fermato giovedì mattina dalla polizia, M.D.R., originario di San Donà, dovrà scontare due anni e otto mesi di carcere. Era responsabile anche di truffe

Era responsabile di una rapina a mano armata andata in scena nella gioielleria Burato del Laguna Shopping di Jesolo, anche se la pistola che aveva puntato alla cassiera si era poi rivelata un'arma giocattolo. Ma non solo: M.D.R., 43 enne di San Donà di Piave fermato giovedì mattina dalla polizia nel centro di Mestre, era ricercato anche per "semplici" furti e truffe.

L'uomo, di fatto domiciliato in una comunità mestrina e già noto alle forze dell'ordine, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Venezia. La rapina risaliva al novembre del 2013, in quell'occasione il bandito aveva ottenuto un bottino cospicuo di sei bracciali, rivenduti subito dopo ad alcuni compro oro di San Donà. Ad incastrarlo all’epoca erano state sia le telecamere del circuito di videosorveglianza della gioielleria che i monili rubati, ritrovati nei compro oro.

Gli agenti del GAMM della squadra mobile di Venezia lo hanno rintracciato e arrestato in piazzetta Olivotti a Mestre: ora deve espiare una pena residua di 2 anni, 7 mesi e 26 giorni di reclusione perché riconosciuto colpevole della rapina e di altri reati contro il patrimonio, tra cui un furto aggravato ed una truffa commessi nell’autunno 2013 tra Jesolo e San Donà di Piave. Terminate le formalità, l’uomo è stato portato in carcere.

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