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Venerdì, 19 Aprile 2024
Centro Cannaregio

Decine di furti per la coca e l'eroina, sgominata baby gang veneziana

Due sedicenni e un diciottenne, J.B., sono stati arrestati dai carabinieri di Venezia per una serie di colpi messi a segno dal luglio scorso tra il centro storico e Mestre

Ogni occasione era buona. Per i soldi. Per la droga. Una baby gang formata da tre ragazzi, di cui due minorenni e uno appena maggiorenne, J.B., è stata annientata dai carabinieri del nucleo operativo di Venezia. La piccola banda si era resa responsabile dal luglio scorso di svariati colpi ai danni di attività commerciali e turisti nel centro storico e a Mestre. In alcuni casi il bottino è stato anche di molte centinaia di euro. Soldi che però venivano subito spesi in cocaina ed eroina. I giovani erano fortemente dipendenti dagli stupefacenti, al punto che negli ultimi tempi i furti erano diventati quotidiani. Nel loro mirino in questi mesi è finito di tutto: negozi di elettronica e telefonia ed esercizi pubblici in genere, supermercati, alberghi, bagagli dei viaggiatori.

LE PRIME RAPINE E I PASSI FALSI - Nonostante l'età i tre erano già conosciuti dai militari dell'Arma come assuntori. Gli inquirenti si sono messi sulle loro tracce dopo un furto, ingente, al centro Tim di Cannaregio, avvenuto la notte del 5 agosto. Qualche giorno dopo il colpo gli inquirenti avevano perquisito l'abitazione di J.B., trovando parte delle schede telefoniche rubate. Da quel momento il cerchio degli inquirenti si è stretto attorno alla gang con pedinamenti e intercettazioni telefoniche. Si sono ricostruiti movimenti e frequentazioni del trio. Una vita imperniata sulla droga. Vissuta in funzione di una dose. Qualche giorno dopo la perquisizione gli arrestati erano entrati con fare minaccioso nel McDonald di Cannaregio, incontrando però una certa resistenza da parte dei titolari. Un passo falso. Il sistema di videosorveglianza, infatti, ha immortalato i loro volti, permettendo ai carabinieri di identificarli "ufficialmente".

GLI SPACCIATORI E GLI ARRESTI - I loro spacciatori, di origine magrebina, gravitanti tra il centro storico di Venezia, la stazione di Mestre e piazza Mercato a Marghera, non si facevano nessuno scrupolo a spacciare loro dosi sempre maggiori. Facendoli precipitare ancora di più nel baratro. I due minori, uno di origine est europea e uno di origine caraibica, entrambi sedicenni, sono stati arrestati il 16 dicembre scorso su ordinanza della procura del tribunale dei minori. I militari dell'Arma hanno preferito non darne notizia per evitare che il terzo componente del sodalizio criminale, appena diciottenne, veneziano, potesse allarmarsi e scappare. Ma un'ordinanza di arresto era in arrivo anche per lui. Stamattina, infatti, su provvedimento emesso dal gip di Venezia Roberta Marchiori, J.B. è finito in manette. 

 

TUTTI IN CARCERE - I due sedicenni ora si trovano nel carcere minorile di Treviso. Il diciottenne, invece, è detenuto nel carcere di Udine in attesa di giudizio. Gli inquirenti ora puntano a identificare i pusher in cui le indagini si sono imbattute e ad accertare se la baby gang si fosse resa responsabile di altri furti ancora rimasti senza colpevole.

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