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Buoni pasto, "i conti non tornano": i genitori chiedono trasparenza all'assessore Romor

Si sono ritrovati davanti al municipio di via Palazzo venerdì pomeriggio i comitati che continuano la propria battaglia contro i rincari sui buoni pasto. Parola d'ordine, "chiarezza"

Si sono ritrovati davanti al municipio di via Palazzo per tornare a far sentire la propria voce. Come riportano i quotidiani locali, sono il comitato di genitori che ormai da tempo hanno intrapreso la propria battaglia, meglio nota come "sciopero del panino", contro gli eccessivi rincari dei buoni pasto per la refezione scolastica.

Non solo proteste a vuoto. I genitori, infatti, dopo l'ultima manifestazione dello scorso primo aprile hanno voluto fare i conti in tasca all'assessore Paolo Romor, chiedendo a gran voce trasparenza di bilancio. Quello che ne è uscito è un report completo destinato alle commissioni scuola e bilancio del Comune, nel quale si mettono a confronto i conti del commissario Zappalorto e dell'assessore Romor. Con delle evidenti discrepanze.

OBIETTIVI - I genitori continuano a chiedere a gran voce al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che siano mantenute le promesse fatte in campagna elettorale, eliminando gli aumenti ai buoni pasto. La trasparenza dei costi, hanno sottolineato, è fondamentale: "Zappalorto, dopo il primo aumento di 30 centesimi, dichiarava che la partecipazione dell'utenza era pari al 59% del costo totale del servizio. Di aumenti il commissario ne ha fatto anche un secondo di altri 40 centesimi e ha tolto la soglia del 60%. Ora Romor ci vuole far credere che il nostro ticket copre il 51,5%". Qualcosa non torna, e i genitori si dichiarano pronti non solo a scioperare come hanno già fatto in diverse circostanze, ma anche ad avviare una campagna informativa tra i genitori, con lo scopo di boicottare la refezione comunale.

"Conti gonfiati". Questo quello che sostengono i comitati dei genitori, secondo cui dall'Amministrazione vorrebbero far pagare dei buchi di bilancio, per far cassa. La partecipazione complessiva dell'utenza - hanno sottolineato - è al 67%, e quindi ben oltre il 60% che il primo cittadino lagunare si era impegnato in prima persona a ripristinare. Pronta la risposta dell'assessore Romor, che non si è fatto intimidire, specificando che faranno chiarezza su tutti i numeri, snocciolando ogni singolo dato ai comitati.

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