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Ruba nell'albergo di Mestre, preso: è anche responsabile di una rapina

Doppia denuncia per un 20enne, avviata la procedura di espulsione. Il 16 agosto aveva aggredito un vigilante al supermercato Pam di piazza Barche

Preso per un furto a Mestre, viene anche riconosciuto da un vigilante e dai poliziotti quale autore di una rapina messa a segno un paio di settimane prima. È stato preso martedì, in seguito alla segnalazione del titolare di un hotel della zona di via Piave, che nel primo pomeriggio aveva chiamato la polizia denunciando un furto all’interno della struttura. Gli agenti della volante, giunti sul posto, hanno accertato che verso le 2 della notte precedente degli ignoti avevano forzato una porta sul retro: poi, una volta all’interno della hall, erano stati aperti due mobili e trafugate alcune chiavi di altrattante stanze. Dall’esame delle videoriprese interne del circuito di sorveglianza si è riusciti a riconoscere chiaramente uno degli autori.

Si tratta di un ragazzo ben noto per le sue scorribande in zona, che infatti è stato individuato poco dopo in via Cappuccina: gli agenti lo hanno fermato e identificato per tale V.A., 20enne ucraino domiciliato a Mestre. Il giovane era assieme ad un coetaneo veneziano, anche lui con precedenti a carico in materia di reati contro il patrimonio e stupefacenti. Condotti in questura, si è accertato che il giovane ucraino era anche l’autore di una taccheggio, poi tramutatosi in rapina impropria, accaduto il 16 agosto nel supermercato Pam di piazza Barche.

In quella circostanza il ragazzo, dopo essere stato scoperto, aveva spintonato il vigilante riuscendo a fuggire e far perdere le proprie tracce. E in effetti il 20enne è stato riconosciuto sia dal vigilante sia dagli agenti che erano intervenuti all’epoca. A quel punto, mentre il veneziano è stato rilasciato, l'ucraino è stato denunciato per i reati di furto aggravato (per l’episodio della notte all’hotel) e per rapina impropria (per quello del 16 agosto). A suo carico è emerso anche un avviso orale del questore a non frequantare altri pregiudicati. Infine è stato condotto all’ufficio immigrazione della questura di Venezia, per la notifica del provvedimento di espulsione dal territorio nazionale in quanto clandestino.

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