Il primo maggio centri commerciali chiusi: "resistono" Le Barche e l'Outlet
Per la Festa dei Lavoratori la grande distribuzione ha scelto diversamente rispetto al 25 aprile. I sindacati erano già sul piede di guerra. Finisce nel mirino la decisione del complesso mestrino
Vuoi per onorare la Festa dei lavoratori, vuoi per il timore che il primo maggio, a differenza della ricorrenza del 25 aprile, la gente si sposti più facilmente "fuori porta", stavolta i centri commerciali hanno deciso diversamente: rimarranno tutti chiusi. "Resisteranno" con le porte aperte solo il centro Le Barche a Mestre e l'Outlet di Noventa di Piave. Il resto della grande distribuzione lascerà i dipendenti a casa.
Plaudono i sindacati, già sul piede di guerra, che avevano annunciato in caso di apertura scioperi e manifestazioni. La partita quindi ora si sposta al 2 giugno, la Festa della Repubblica, che sarà pure un sabato, quindi un giorno "di pienone" per i negozi. In quel caso le scelte quindi potrebbero essere diverse. Il primo maggio invece cade di martedì, giorno che "stimolerebbe" poco i consumi.
Nel mirino finisce la decisione del centro Le Barche. A poche centinia di metri, in piazza Ferretto, alle dieci di mattina ci saranno le celebrazioni della Festa dei Lavoratori. Poco più in là cassiere e commesse in servizio. Per loro sarà un giorno come gli altri.
Vetrine illuminate anche nei centri commerciali "firmati" Billa, Pam, Mercatone Uno, Bennet, Panorama, Famila, "Laguna shopping" di Jesolo Lido. Accoglieranno la clientela Coin, Oviesse, Upim, Tezenis, Geox, Accessorize, H&M, Disney store, Bata, Motivi e Stefanel. "Off limits" Benetton, Sisley, Despar, Golden Point, Intimissimi, Calzedonia, Auchan e Valecenter di Marcon.
