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Crisi delle botteghe, Confesercenti punta sui temporary store: accordo con Confedilizia

Intesa per favorire lo sviluppo di un tipo di commercio a tempo limitato, nell'interesse di imprese, cittadini e proprietari di immobili. Costituiti due sportelli informativi

Confesercenti e Confedilizia puntano sulla locazione transitoria per superare la crisi dei piccoli negozi e il conseguente impoverimento dei centri urbani. Per questo hanno raggiunto un'intesa che ha lo scopo di allargare il mercato delle locazioni agli immobili a uso commerciale anche attualmente non locati, evitando la riduzione dell'attrattività delle zone interessate, specie nel centro di Mestre. Un sistema che, secondo le associazioni, favorisce l'interesse dei proprietari di immobili, delle imprese e dei cittadini.

Cosa sono i negozi temporanei

La particolarità dei temporary store è, appunto, il tempo limitato di apertura. Non solo una possibile risposta del mercato alla crisi, ma anche un'idea che coniuga i marketing delle aziende con i desideri dei consumatori. Secondo Confesercenti si tratta di un sistema di proporsi sul mercato in un luogo preciso e per un tempo limitato, avendo un ritorno non solo economico ma anche di immagine. Un temporary store può avere dimensioni fisiche differenti, essere ubicato in realtà disparate (container, appartamenti, vecchi edifici disabitati, gallerie d'arte, spazi di shop sharing), contenere nuovi prodotti, sperimentare start up, valorizzare prodotti legati a specifici eventi: per esempio, nel settore moda consente di rendere flessibili le strutture architettoniche per sintonizzarle alla natura ciclica e temporanea delle merci. "È un formato adatto alle strategie di rigenerazione urbana - è stato detto  venerdì in conferenza stampa - perché favorisce il riutilizzzo di contenitori dismessi o sospesi e di innovare costantemente il sistema distributivo".

Accordo tra le associazioni

La convenzione stipulata prevede una serie di azioni: invitare le autorità locali a promuovere il mercato delle locazioni degli immobili ad uso commerciale con interventi di riduzione delle tariffe nella fase iniziale delle locazinoni; promuovere lo sviluppo dei piccoli negozi indipendenti anche con contributi per ridurre il peso degli affitti; incentivare modelli commerciali innovativi (ad esempio la formula del franchising). Le associazioni hanno costituito nelle loro sedi uno "sportello informativo temporary shop" per fornire informazione e consulenza sul tema.

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