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Controlli a tappeto a bar e locali etnici di via Piave, le sanzioni sforano i 130mila euro

Operazione interforze condotta da carabinieri e agenti della polizia locale nel quartiere in prossimità della stazione. Contestate assenza di formazione, igiene e tracciabilità prodotti

Ristoranti ed esercizi commerciali etnici sotto torchio. Nella serata di martedì, la polizia locale e i carabinieri di Mestre, supportati dal Nas di Treviso e dal 4° Battaglione Carabinieri del Veneto, hanno impartito 23 prescrizioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro a locali del quartiere Piave. Nel corso del servizio mirato, che ha riguardato anche la salubrità dei locali, lo stato di conservazione degli alimenti e delle bevande somministrate, nonché il regolare impiego del personale, sono state comminate ammende per oltre 118mila euro, e sanzioni amministrative pari a 14.360 euro. Durante le ispezioni, il personale in divisa ha anche fermato diversi personaggi sospetti e dediti ad attività di spaccio.

Procedure Haccp, tracciabilità, igiene

Nella fattispecie le forze dell'ordine hanno comminato sanzioni del valore di circa 20mila euro al supermarket Jiafu in via Col di Lana 10, contestando la mancata applicazione delle procedure Haccp, l'omessa indicazione su prodotti ortofrutticoli, nonché la mancata revisione di estintori e formazione del personale. Peggio è andata al bar Piave Leo, al civico 100 di via Piave: tra mancata applicazione di procedure Haccp, assenza del responsabile della sicurezza, mancata formazione specifica e assenza della cassetta di prima soccorso, oltre alla mancata cura dei servizi igienici, la multa complessiva si aggira sui 47mila euro.

Mano pesante

Per le stesse ragioni e l'omessa tracciabilità degli alimenti, la pizzeria snack kebab al civico 51 dovrà pagare circa 27mila euro, mentre l'Etno Market Romanesc in via Piave 39, tra personale "in nero", mancanza di visite mediche dei lavoratori e accatastamento promiscuo di merce dovrà pagare oltre 33mila euro. Sono invece quasi 13mila gli euro che dovrà pagare il titolare del Bar Stella al civico 37, tra mancanza di sistemi di videosorveglianza, di cassetta di primo soccorso e di Documento valutazione rischi. "Le nostre segnalazioni sono continue su questo punto - commenta il presidente del comitato Cmp, Luigi Corò - i nostri esposti hanno colto nel segno".

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