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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Mestre Mestre Centro / Via Giosuè Carducci

Lavoratori in strada contro il nuovo piano Telecom: "Risparmi sulla nostra pelle"

Corteo martedì da via Torino alla sede di via Carducci a Mestre contro rischio esuberi e tagli agli stipendi. Centinaia i dipendenti tra slogan e cartelli. Disagi alla viabilità. Poi il sit in

Continua il braccio di ferro tra lavoratori e azienda. Continua la richiesta di poter avere sicurezze per il futuro, senza per questo vedersi tagliare lo stipendio. Tornano in strada i lavoratori Telecom non sottoposti alla Legge 146. Si tratta degli addetti del gruppo in Telecontact Center, HRS Service, Olivetti, Sparkle, Trust ed Inwit. Martedì mattina, nell'ambito di uno sciopero nazionale indetto da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, sono partiti da via Torino a Mestre per raggiungere la sede di via Carducci, percorrendo corso del Popolo. Un serpentone nutrito di persone, alcune centinaia, provenienti da Veneto, Trentino e Friuli, ha messo nel mirino i nuovi piani aziendali della società. Verso le 12.30 l'arrivo in via Carducci e il sit-in.

C'è il rischio, secondo i sindacati, che l'intenzione di risparmiare 1 miliardo e 600 milioni di euro ricada tutto sulle spalle dei lavoratori. Sono numerose le richieste scandite ad alta voce durante il corteo: specie mantenere il contratto che fino a questo momento ha dettato i rapporti tra datore di lavoro e dipendenti. Senza dover rinunciare a giorni di ferie e potendo contare su turni definiti. Solo 2 settimane fa, durante un altro corteo, i manifestanti avevano spiegato di respingere la presunta richiesta di un "impegno flessibile da 5 a 10 ore settimanali" a seconda dei bisogni dell'azienda, che "sta cancellando la propria credibilità". 

Striscioni e cartelli campeggeranno per tutta la mattinata davanti agli uffici di via Carducci, dopo che negli anni si era giunti a contratti di solidarietà e sacrifici. I sindacati chiedono un tavolo per discutere del futuro dei dipendenti, visibilmente preoccupati per il loro futuro. "Chiediamo un piano di sviluppo aziendale su rete, caring, commerciale, staff e Information Technology che miri a un aumento dei ricavi, al recupero di fatturato e clienti, all’internalizzazione di attività pregiate - si legge nel volantino dell'iniziativa - Vogliamo un confronto corretto e senza forzature, anche su un rinnovo degli appalti che non 'strangoli' le aziende e non determini licenziamenti. Siamo contrari alla disdetta unilaterale da parte di Tim degli accordi integrativi aziendali e la massima flessibilizzazione dell'orario di lavoro con riduzioni del salario". 

Inevitabili i disagi per la viabilità tra via Torino e, soprattutto, corso del Popolo. Actv ha messo in guardia da possibili disservizi per quanto riguarda gli autobus, con possibilità di ritardi sulla tabella di marcia durante la manifestazione. Alle 12.50 l'azienda di trasporto pubblico ha comunicato che il servizio stava riprendendo gradualmente la regolarità.

LA REPLICA DELL'AZIENDA - Tim da parte sua ha smentito "qualsiasi indiscrezione relativa all'individuazione di esuberi all'interno della società e all'avvio di procedure di legge conseguenti". La nota dell'azienda ribadisce "la volontà dell'attuale management di salvaguardare il perimetro organizzativo e di gestire le eccedenze produttive attraverso processi di formazione e riqualificazione professionale che porteranno a un più efficace impiego delle competenze dei singoli, consentendo l'internalizzazione di attività ad alto valore aggiunto e il potenziamento delle attività legate al core business aziendale".

"Tim - continua la nota - ha inoltre avviato un piano straordinario di contenimento dei costi di struttura e di miglioramento della spesa senza influenzare, neppure in minima parte, il livello degli investimenti previsti né l'attuale costo del lavoro. E' stato poi avviato un confronto con le organizzazioni sindacali finalizzato alla ricerca di soluzioni che consentano di adeguare le previsioni dell'accordo del maggio del 2008 alle mutate condizioni di mercato e alla conseguente esigenza di migliorare i livelli di servizio per la clientela anche nella prospettiva, in particolare, di condividere misure e soluzioni normative a sostegno degli inevitabili progetti di riqualificazione e riposizionamento professionale, funzionali a nuova occupabilità aziendale sostenibile". Secondo Tim l'accordo decentrato è stato disdettato per aprire il prima possibile un tavolo con i sindacati.

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