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Gli rubano lo smartphone dalla vetrina del negozio: "Per riaverlo ora devi pagarci"

Due senegalesi sono stati denunciati per estorsione e ricettazione. Sono senza fissa dimora ma gravitano in zona via Piave. Il negoziante derubato è di via Olivi e non si è piegato

Ancora giovani che finiscono nei guai per estorsione. Se non è una "moda" poco ci manca, dopo i ragazzini sorpresi in flagrante all'Auchan nelle settimane scorse. Stavolta nel mirino dei carabinieri della compagnia di Mestre sono finiti due giovani di origini straniere e senza fissa dimora che dovranno rispondere anche del reato di ricettazione. I due gravitano spesso in zona quartiere "Piave".

Smartphone rubato

Le indagini dei militari dell'Arma sono scattate nel momento in cui un commerciante di origini bengalesi e titolare di un negozio di articoli elettronici in via Olivi ha denunciato il furto di un iPhone in esposizione in vetrina. Per qualche giorno del furto non si è saputo più nulla, finché il negoziante viene contattato da D.S.M.M., un senegalese di cittadinanza spagnola di 26 anni. Si tratta di un personaggio già noto alle forze dell'ordine: "Dammi 100 euro e riavrai il cellulare indietro - dichiara il giovane - conosco chi te l'ha rubato". Si tratta della classica tecnica del "cavallo di ritorno". 

"Non cedete a questi ricatti"

Il commerciante non ha voluto cedere al ricatto e si è rivolto ai carabinieri che attraverso testimonianze e altri accertamenti sono riusciti a identificare coloro che hanno concepito il piano. L'appuntamento per la consegna del denaro è stato fissato per martedì scorso, con nei dintorni i militari in borghese. I 100 euro erano stati precedentemente "annotati" dai carabinieri per poter essere tracciati. Una volta avvenuto il passaggio di mano del contante, gli agenti hanno bloccato il ricattatore, che ha subito fatto il nome del complice. Si tratta di S.P.A., senegalese di 21 anni, bloccato poco distante. Stava attendendo l'esito dello scambio, ma stavolta per lui è andata male: in tasca aveva proprio lo smartphone trafugato nei giorni precedenti. Sono in corso accertamenti per far luce su eventuali casi simili che si sarebbero verificati di recente. 
 

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