rotate-mobile
Mestre Mestre Centro / Via Torre Belfredo

Dichiara di essere un russo "pulito", invece doveva essere arrestato

Un 38enne georgiano è finito in manette su ordine di carcerazione della Procura di Venezia. E' stato controllato in via Torre Belfredo a Mestre

Aveva cercato di farla franca dichiarando di essere un russo con nome e cognome "puliti". In verità sulle proprie spalle aveva un ordine di carcerazione spiccato dalla Procura di Venezia per furto aggravato. La latitanza di un predone incallito si è conclusa domenica pomeriggio in via Torre Belfredo a Mestre, quando è stato controllato dagli agenti delle volanti mentre si trovava in compagnia di un compare georgiano.

I due avevano attirato l'attenzione delle forze dell'ordine per il loro comportamento perlomeno circospetto, inducendo la pattuglia a procedere al controllo. Di fronte alle forze dell'ordine i due hanno dichiarato di essere un cittadino russo di 38 anni (risultato in database incensurato) e un 33enne georgiano con precedenti per reati contro il patrimonio.

La coppia, però, è stata portata negli uffici della questura di Venezia per approfondire gli accertamenti: alla fine il destino è cambiato per il 38enne russo, che in verità si trattava di E.L., georgiano sempre di 38 anni. A suo carico un mandato di carcerazione per espiare 9 mesi e 27 giorni di reclusione per furto aggravato. In tasca, poi, aveva un coltellino multiuso, poi sequestrato. Alla fine nei suoi confronti sono scattate le manette con il conseguente trasferimento al carcere di Santa Maria Maggiore. Per lui anche denunce per inottemperanza alla legge sugli stranieri, possesso di oggetti atti a offendere e false attestazioni circa la propria identità personale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dichiara di essere un russo "pulito", invece doveva essere arrestato

VeneziaToday è in caricamento