L'accoltellamento di via dello Squero: moglie operata, si procede per lesioni aggravate

Continuano gli accertamenti della polizia dopo l'accoltellamento avvenuto nella notte tra sabato e domenica in un appartamento di via dello Squero a Mestre. La 36enne raggiunta dalla lama sarebbe stata aggredita dal marito, nonostante durante l'intervento delle forze dell'ordine avesse sempre cercato di difenderlo. Ma il sopralluogo della polizia scientifica ha smontato pezzo per pezzo le sue dichiarazioni: la donna si trova ancora ricoverata all'ospedale dell'Angelo dopo essere stata operata per rimarginare le conseguenze dell'emmoragia causata dal fendente.

Domenica i medici dovevano ancora sciogliere la prognosi, anche per capire come sarebbe andato il decorso post-operatorio. Lunedì, invece, alla donna sono stati assegnati 21 giorni di prognosi. Sarà il magistrato a decidere il da farsi, sulla base anche della relazione che la polizia depositerà in Procura. Fatto sta che se la ferita ha dichiarato all'inizio di essersi ferita cadendo a terra, appare praticamente impossibile che il coltello (dalla lama lunga 30 centimetri) potesse trovarsi "in piedi" da solo sul pavimento. La ferita riportata sotto la scapola sinistra, infatti, è stata inferta "di punta".

A lanciare l'allarme è stato un vicino di casa della coppia, che abita in un alloggio comunale. Il marito, 35enne, si trovava già agli arresti domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale. Lo stesso reato per cui intanto è stato denunciato per l'ennesima volta, visto il comportamento tenuto subito dopo l'arrivo dei poliziotti. Gli agenti hanno trovato la donna a terra. Indossava un giaccone tipo "bomber" che ha attutito la forza del fendente e vicino il coltellaccio da cucina. Non è chiaro se la donna fosse appena tornata a casa o, al contrario, fosse in procinto di uscire. Fatto sta che allo stato la procura sta procedendo per lesioni aggravate, ma nel corso degli accertamenti questa ipotesi di reato potrebbe anche farsi più pesante.