Favaro, rapina in via Ca' Colombara: pistola alla testa e fuga coi soldi
L'assalto martedì scorso poco dopo le 20. Un professionista, M.C., stava rientrando per cena nella sua abitazione. Una volta inserita la chiave nella toppa è stato aggredito da due ladri
Sapevano che tornava a quell'ora. Sapevano che neutralizzando il capofamiglia all'esterno della sua villetta, poi avrebbero avuto in pugno anche moglie e figli. Un piano meticoloso, con ogni probabilità organizzato basandosi su numerosi sopralluoghi nelle settimane passate. Il terrore, come riporta La Nuova Venezia, si è materializzato martedì scorso sotto forma di una pistola puntata alla testa di M.C., residente in via Ca' Colombara a Favaro Veneto.
Il malcapitato, come ogni giorno, stava rientrando a casa pochi minuti dopo le 20. Come ogni giorno aveva varcato il cancello automatico dell'abitazione a bordo della sua auto, per poi scendere e dirigersi verso il portoncino d'ingresso. Nemmeno il tempo di richiuderlo dietro di sé che i due banditi, nascosti forse dietro un cespuglio, sono entrati in azione. Il volto coperto da passamontagna. Con la forza si sono introdotti in casa, minacciando M.C. con la pistola. Il resto della famiglia era in cucina per la cena. Semplice quindi, trovando tutti quanti seduti attorno a un tavolo, tenere sotto controllo la situazione.
Un malvivente si è occupato di sottomettere M.C, l'altro di tenere sotto tiro gli altri. I ladri volevano i soldi. Erano convinti che da qualche parte nascosta ci fosse la cassaforte. Niente di tutto ciò. M.C., con calma, senza farsi prendere dal panico, ha consegnato i contanti che aveva in portafoglio e quanti erano nascosti in un vaso.
I rapinatori, non contenti, si sono impossessati anche del cellulare della moglie, che si trovava in cucina. Poi, sempre minacciando i presenti, sono usciti con M.C., facendolo distendere sotto l'auto a pancia in giù. In modo da garantirsi una fuga "tranquilla", senza che l'allarme arrivasse subito alle forze dell'ordine. Così è stato.
