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Martedì, 16 Aprile 2024
Mestre Mestre Centro / Viale Don Sturzo

Secondo colpo da ko: buco sul muro e razzia nella tabaccheria

I ladri sono entrati nel negozio Busetto di viale Don Sturzo a Mestre. Bottino oltre 10mila euro: "Non è rimasto nulla, venuti pure a novembre"

Già quando si riceve un duro colpo è difficile rialzarsi. Se poi a stretto giro di posta i ladri ti ripuliscono ancora il negozio, allora l'ultima incursione si rivela qualcosa di simile a un ko. E' quanto accaduto ai titolari della tabaccheria Busetto di viale Don Sturzo a Mestre nella notte tra martedì e mercoledì, quando i predoni hanno letteralmente bucato il muro che divide l'esercizio con la parrucchiera a fianco per poi scappare con tutta la merce e i soldi che hanno trovato.

Un bottino il cui valore supera facilmente i diecimila euro: "Quando siamo entrati mercoledì mattina non c'era più nemmeno un pacchetto di sigarette - dichiara Daniela Busetto, una delle titolari - per fortuna non hanno forzato il distributore automatico in strada, così abbiamo potuto tenere aperto". Il resto era tutto sparito, comprese le monete all'interno delle slot machine, distrutte dalla furia dei malintenzionati. Che sapevano come e cosa cercare. Di più: sono riusciti a lavorare a lungo per portare via la merce senza far scattare né allarmi e nè sensori. Nulla.

Nonostante i gestori fossero corsi ai ripari dopo la visita dei ladri del 25 novembre scorso: "Avevamo fatto installare delle porte blindate davanti e sul retro - continua Daniela - Poi abbiamo la vetrina antisfondamento". Ma di strumenti per mettere i bastoni tra le ruote ai delinquenti ne avevano disseminati da subito molti: "Abbiamo le telecamere di sorveglianza, i sensori - sottolinea la titolare - Siamo pure abbonati a un servizio di vigilanza privata. Sono entrati nell'unico modo possibile. Facendo un buco nel muro del negozio. Siamo senza parole. E' solo da lunedì che abbiamo la nuova porta blindata, non è servita a nulla". I delinquenti dunque hanno deciso di aggirare l'ostacolo optando per un percorso alternativo.

Difficile pensare che questo non sia un colpo pianificato a tavolino. Di 190 corsie di sigarette non ne è rimasta nemmeno una di intonsa. Inevitabile che la voce di quanto accaduto si sia sparsa a macchia d'olio nel quartiere: "Devo ringraziare tutti i residenti - dichiara Daniela Busetto - perchè oggi in tanti ci hanno offerto la loro solidarietà. Ci hanno chiesto se volevamo essere ospitati per pranzo, ci hanno spronato ad andare avanti. C'è chi ha pensato a organizzare anche una colletta per noi". Tutti gesti "calorosi" che però non possono lenire il duro colpo subito: "Non possiamo vivere nella paura - conclude la titolare - Invitiamo i nostri colleghi a cercare di difendersi in tutti i modi. Per timore che ci succeda qualcosa c'è chi sta con noi dalla mattina alla sera. Non è possibile andare avanti così".

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