Mestre: morto Gianfranco Sperandio, consigliere di municipalità dell'Udc
Grande la commozione tra i compagni di partito e i "colleghi" del Consiglio. Il decesso stamattina per malattia: "La sua testimonianza sia esempio per chi oggi si avvicina alla politica"
Ha smesso di combattere contro la malattia. Gianfranco Sperandio, capogruppo Udc nella municipalità di Mestre-Carpenedo, è morto stamattina. Ex dipendente della Adriatica di Navigazione, ora in pensione, era al secondo mandato in Consiglio di municipalità. "Gianfranco era un punto di riferimento per moltissimi cittadini di Mestre, sempre animato da un grande amore per la sua città e dalla ferrea volontà di renderla migliore - scrivono in una nota congiunta il senatore Ugo Bergamo, il capogruppo Simone Venturini, l'assessore Roberto Panciera e il segretario Michele Scibelli, compagni di partito di Sperandio - La sua scomparsa lascia in chi lo ha conosciuto un grande vuoto e una profonda amarezza. La sua testimonianza e la sua esperienza possano essere nobile esempio per quanti oggi si avvicinano alla politica".
Molto colpito dalla notizia della scomparsa anche il presidente della municipalità di Mestre-Carpenedo Massimo Venturini: "Rimarrà per sempre in noi il ricordo di una persona dotata di profondo senso civico, che aveva a cuore i bisogni e gli interessi della città e dei suoi abitanti - afferma il presidente di municipalità - Sperandio è stato un uomo che ha svolto in questi anni, in seno al nostro Consiglio, il suo lavoro con impegno e dedizione, difendendo sempre con convinzione le sue idee. Con lui abbiamo avuto modo di confrontarci, a volte anche da posizioni diverse, ma ciò è servito da pungolo per arrivare a prendere decisioni il più possibile giuste e ponderate. Un pensiero vada, in questo doloroso momento, soprattutto alla sua famiglia”.
“Sono vicina al dolore della famiglia Sperandio per la morte di Gianfranco - commenta l'assessore alla Cultura Tiziana Agostini - Consigliere di municipalità sempre attento, politico dallo sguardo acuto, uomo coraggioso e spesso anticonformista perché lontano dai luoghi comuni. Persona con un grande senso dell’istituzione e del decoro. La sua morte lascia un vuoto in tutta la città, città che è stato capace di animare nel dibattito non solo politico ma anche culturale”.
