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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mestre Mestre Centro / Via Piave

Cammina con gli amici vicino a via Piave: circondato, sbattuto contro il muro e rapinato

Disavventura nella notte tra lunedì e martedì per un 26enne di Mirano che è stato picchiato e minacciato con una bottiglia di birra puntata al collo. Quattro i delinquenti entrati in azione

L'hanno picchiato e l'hanno scaraventato contro il muro, dopodiché l'hanno rapinato di cellulare e portafoglio. Nuovo episodio violento nei dintorni di via Piave a Mestre: stavolta i delinquenti se ne sono andati a mani vuote semplicemente perché il portafoglio della vittima era vuoto e lo schermo del cellulare era rovinato. Nottata da dimenticare quella tra lunedì e martedì per un 26enne di Mirano che, in compagnia di due amici, aveva appena parcheggiato l'auto e stava camminando per le strade del centro di Mestre. Secondo il racconto del trio, verso le 4, nei pressi di via Piave, sarebbero stati circondati da 4 cittadini di probabile origine africana, forse nigeriani. I componenti del gruppetto non avevano intenzioni diplomatiche: avrebbero cominciato a strattonare i giovani e a intimare loro di consegnare i soldi. 

Contro il muro e picchiato 

Uno dei facinorosi avrebbe strappato di mano la bottiglia di birra al 26enne e, con quest'ultima, l'avrebbe colpito al capo. Non essendo riuscito a romperla, l'avrebbe poi spaccata a terra e l'avrebbe utilizzata come minaccia puntandogliela alla gola. Gli altri due amici dello sventurato nel frattempo si sarebbero riusciti ad allontanare di corsa nella stessa direzione, lanciando l'allarme alla questura. L'altro, invece, avrebbe tentato la fuga ma sarebbe caduto a terra. A quel punto i quattro l'avrebbero bloccato e l'avrebbero sbattuto contro un muro, immobilizzandolo e frugandogli nelle tasche. 

Perlustrazione della polizia

Come detto, il bottino non sarebbe stato di grande interesse, cosicché avrebbero deciso di mollare la presa. Il giovane avrebbe avuto allora la prontezza di recuperare il telefono, strappandolo dalle mani di uno degli aggressori, e di darsi alla fuga in direzione della casa dei nonni, poco distante. Da lì ha contattato i suoi 2 amici, che nel frattempo si trovavano a bordo di una volante della polizia intenti a perlustrare la zona in cerca del 26enne e dei delinquenti. Ricerche che, per quanto riguarda i rapinatori, non hanno avuto esito. 
 

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