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Dove si spacciava ora si fa la spesa Inaugurato l'InterSpar di via Torino

Giovedì mattina taglio del nastro. Scognamiglio: "In cantiere altri tre progetti simili di rigenerazione urbana". Torre di 75 metri pronta a Pasqua

"Qui alle 4 di mattina c'erano decine di autobus che si mettevano in moto contemporaneamente. C'erano smog e rumore". Don Dino Pistolato, vicario per gli Affari economici del Patriarcato di Venezia, se lo ricorda come fosse ieri. Così come i mestrini si ricordano cos'era diventato l'ex deposito Actv di via Torino negli ultimi tempi: un ricettacolo di degrado, sporcizia e soprattutto di spaccio. Con arresti continui di pusher che si rintanavano nella stessa area dove giovedì mattina è stato invece inaugurato il nuovo InterSpar, con al suo fianco un McDonald's e il punto vendita Rizzato Calzature.

"Ora le signore possono uscire da casa e andare a piedi a fare la spesa - continua Pistolato - quella di tutti i giorni. Questo vuol dire umanizzare la città". Se una volta il motore di queste operazioni era sempre il settore pubblico, ora i soldi degli enti locali sono finiti. Dunque i propulsori devono diventare due: rimane il pubblico, certo, ma deve andare a braccetto con il privato. Un modello su cui la gestione commissariale della città intende puntare: "Oltre a questo ci sono altri quattro progetti di rigenerazione urbana che coinvolgono entrambe le sfere - ha dichiarato il subcommissario Michele Scognamiglio, che ha la delega all'Urbanistica - Il più importante naturalmente è l'Arsenale, un progetto che verrà presentato anche all'Unione Europea. Gli altri tre sono in terraferma. Quindi anche se le casse comunali sono vuote, la pubblica amministrazione può costituire comunque un valore aggiunto e un volàno per gli investimenti".

Nuova vita per l'ex deposito Actv di Mestre

L'accento cade inevitabilmente sui tempi: un anno fa circa la posa della prima pietra da parte dell'ex sindaco Giorgio Orsoni, ora il parcheggio pieno e le tredici casse che lavorano a getto continuo. La curiosità, come spesso accade in questi casi, ha trascinato molta gente tra le corsie del supermercato.  L'apertura del superstore gestito da Aspiag Service (la concessionaria Despar per il Nordest) conclude la prima tappa del processo di rigenerazione urbana previsto nel masterplan sviluppato da Cervet srl, la società di promozione e sviluppo immobiliare di Mirano, diretta dall'imprenditore Francesco Fracasso.

A pochi metri, infatti, sta prendendo forma anche la "torre" di 75 metri, con inaugurazione prevista entro Pasqua. In cima un ristorante panoramico, poi la sala prove "Monteverdi", uffici, appartamenti in social housing. "La sinergia tra pubblico e privato ha permesso una rigenerazione ambientale e sociale dell'area - dichiara Francesco Fracasso - Abbiamo completato le bonifiche con un investimento doppio, circa tre milioni di euro, rispetto al progetto iniziale". Già attivi i 450 posti auto "verdi", ossia gratuiti per le prime due ore. Un inedito a livello provinciale (grazie a un accordo siglato tra Aspiag, Cervet, Comune e Avm). Dopodiché, posto che tutte le strutture avranno certificazione ambientale puntando su fonti energetiche alternative, c'è anche il capitolo occupazione: l'Interspar occuperà 97 persone, di cui 70 neoassunti. Cui si aggiungono i trenta giovani "assoldati" dal vicino McDonald's. La maggior parte sotto i 25 anni.

"In tempi delicati come questi siamo orgogliosi di lanciare un segnale positivo per il territorio", commenta Francesco Montalvo, direttore vendite di Aspiag, poco prima del taglio del nastro e della benedizione del parroco del Sacro Cuore don Gelindo Miolo. "In certi momenti ci siamo detti 'ma ce la faremo?' - conclude Montalvo - ce l'abbiamo fatta. E guardate cosa abbiamo costruito".

L'INAUGURAZIONE DELL'INTERSPAR

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