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Folle inseguimento in via Miranese, pugni e morsi contro i poliziotti

Un 26enne moldavo residente a Marghera arrestato martedì per resistenza e lesioni. Non aveva la patente. Agente ferito, ne avrà per 10 giorni

Inseguimento ad alta velocità martedì pomeriggio nel tratto mestrino di via Miranese. Tra sorpassi e controsorpassi. Alla fine della corsa tra "guardie e ladri", un poliziotto è dovuto anche ricorrere alle cure sanitarie. Per lui una prognosi di dieci giorni a causa dei colpi proibiti ricevuti dal malintenzionato in fuga. Tutto è iniziato grazie a una segnalazione di un'auto sospetta con a bordo quattro persone che transitava a bassa velocità nei pressi di un noto locale in via Terraglio. Si trattava di una Dacia Logan grigia, che gli agenti delle volanti hanno intercettato all'altezza dell'intersezione tra via Miranese e via Circonvallazione.

La polizia stava andando in un senso di marcia, il veicolo finito nel mirino, rubato a fine dicembre, in quello opposto. A bordo solo il conducente, che si è accorto che la "pantera" delle forze dell'ordine aveva fatto inversione per mettersi  alle sue calcagna. Quindi la decisione di accelerare, sorpassando chi gli si parava davanti sulla strada.

All’altezza di via Lotti il fuggiitivo ha deciso di svoltare improvvisamente a destra, per poi imboccare via Roentgen. Sempre con il fiato sul collo della polizia. All'improvviso, poi, il conducente della Dacia ha deciso di cercare di evitare l'arresto scappando a piedi: ha quindi rallentato la marcia del veicolo per catapultarsi fuori dall'abitacolo ancora in corsa. Un poliziotto è stato però veloce nel raggiungere il delinquente, bloccandolo. A quel punto è nata una colluttazione, con il fuggitivo, un moldavo di 26 anni che non aveva mai conseguito la patente, che per divincolarsi dalla presa dell'agente ha scaraventato quest'ultimo contro un cancello più volte.

Dopo pochi istanti è arrivato in rinforzo un secondo operatore delle volanti, che è riuscito a far stendere a terra il giovane, ancora aggressivo. Per evitare le manette continuava a cercare di colpire gli agenti con pugni e di mordere le loro mani. Disavventura che è toccata al capo pattuglia, per fortuna senza grosse conseguenze visto che indossava i guanti.

Ci è voluta un'altra pattuglia per bloccare definitivamente il fuggitivo, pregiudicato residente a Marghera. Solo a quel punto è stato possibile spegnere il motore della Dacia (sequestrata per permettere i rilievi della scientifica). Il 26enne è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e denunciato per ricettazione e guida senza patente. L'uomo è comparso mercoledì davanti al giudice per la direttissima, prendendosi una condanna a un anno di reclusione con pena sospesa e una multa di 500 euro.

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