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Un passante sorprende il ladro in corso del Popolo e lo fa arrestare

E' stato merito di un 40enne mestrino se un furfante senegalese è finito in manette nella notte dopo aver tentato di svaligiare una cartoleria

E' stato soprattutto merito di un passante se un 38enne senegalese non è riuscito a svaligiare una cartoleria in corso del Popolo. Non solo il piano è fallito, ma il delinquente è pure finito in manette. Verso le 2.40 della notte tra mercoledì e giovedì, infatti, un 40enne mestrino per puro caso stava transitando a piedi per uno dei principali viali mestrini quando, a un certo punto, all'angolo con via Milano, ha sentito un forte rumore di vetri in frantumi.

Era il ladro, che con un forte colpo sferrato a quanto pare con il tallone, si apprestava a penetrare all'interno dell'esercizio "Arte Scuola" per trafugare quanto possibile. I suoi piani, però, sono andati a gambe all'aria proprio a causa del passante, che subito si è nascosto dietro l'angolo e ha chiamato il 113. Un'altra telefonata è arrivata anche da un uomo ai piani superiori che segnalava il rumore dei vetri in frantumi. Gli agenti avevano quindi in mano una descrizione molto precisa e lucida: un uomo di colore, alto e magro, con un paio di jeans e un giubbotto nero. Lo stesso, dopo essere stato colto in flagrante, è salito in sella a una bicicletta ed è fuggito in direzione del cavalcavia della Vempa.

Salvo poi tornare indietro (forse perché aveva visto una delle due volanti della polizia arrivare in zona, effettuando una sorta di manovra a tenaglia) e imboccare via Milano. Passando accanto al testimone, tra l'altro. Sempre in contatto telefonico con la centrale operativa della questura. Una volta sul posto i poliziotti hanno bloccato il delinquente poco più in là. La sua fuga è durata poche centinaia di metri. Vedendosi braccato, infatti, ha lasciato la propria bici per cercare la fuga a piedi. Scavalcando una recinzione. Ma le manette, inesorabili, sono scattate subito dopo. L'arrestato aveva anche un precedente per rapina, reato commesso in passato nel Padovano.

Perquisito, il ladro aveva con sé una busta in tela cerata che avrebbe utilizzato per raccogliere la refurtiva e del crack per uso personale. Giovedì mattina il giudice lo ha condannato per direttissima a dieci mesi di reclusione e 400 euro di multa.

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