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Si mette a scassinare le auto in corso del Popolo, viene incastrato da un cittadino

La polizia domenica ha arrestato un 52enne mestrino che aveva rubato un amplificatore da un'auto con targa tedesca. Nello stesso momento in manette un 36enne alla Bissuola

Aveva appena forzato il bagagliaio di un'auto con targa tedesca, impadronendosi dell'impianto di amplificazione. Il tutto in corso del Popolo a Mestre, non curante di trovarsi in una delle principali arterie cittadine. Il rischio stavolta non è però valso la candela per P.S., un mestrino di 52 anni che domenica pomeriggio si è messo "al lavoro" tra i veicoli in sosta. Per lui la giornata si è conclusa con un arresto per furto aggravato e porto di strumenti atti a offendere, visto che una volante della polizia l'ha colto in flagranza di reato.

Verso le 15.20, infatti, un cittadino chiama il 113 spiegando che c'è un uomo che sta armeggiando su un'auto. Palese che non fosse il proprietario della stessa. Gli agenti arrivano sul posto, individuando un uomo che si allontana a passo spedito: il veicolo con targa tedesca ha il portellone posteriore accostato. Segno che il colpo è riuscito. P.S. viene bloccato poco più in là e si scopre che è un pluripregiudicato per furti e droga. 

Non molto distante gli uomini in divisa scovano, nascosta tra i cespughi, una cassetta degli attrezzi, una scatola con flaconi di detergente e un amplificatore con i cavi elettrici recisi. Quest'ultimo è proprio il materiale trafugato dall'auto tedesca. Con sé il 52enne ha anche un taglierino, che gli viene sequestrato. Per lui inevitabili le manette, con la direttissima prevista per lunedì mattina.

Non si tratta dell'unico arresto di giornata della polizia: nello stesso momento un secondo equipaggio interviene in via Bissuola. Lì viene segnalata una lite tra più persone, in verità un diverbio tra un uomo e una donna. Non appena arrivano sul posto gli agenti notano un uomo che tenta di allontanarsi in modo sospetto. Lo chiamano, ma lui fa finta di non sentire. A quel punto lo rincorrono, lo bloccano e scatta il controllo. Visto il suo nervosismo, la persona viene portata in questura, dove si scopre che si tratta di un 36enne di nazionalità romena su cui pende un ordine di carcerazione del Tribunale di Venezia per furto aggravato. Anche per lui sono scattate le manette, con trasferimento a Santa Maria Maggiore. 


 

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