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Fine corsa per il "boss" dei furti sui treni notturni: per lui il capolinea è il carcere a Venezia

Un 50enne di origini siciliane è stato arrestato in stazione a Mestre su ordinanza della Corte d'Appello di Bologna per una sfilza di colpi sui convogli sulla linea Vienna - Venezia - Roma

Non è certo un principiante, vista la sfilza di precedenti alle sue spalle. Gli piace viaggiare, ma non lo fa né per divertimento, né per acculturarsi. Lui lo fa per rubare. Almeno fino a domenica sera, quando gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del compartimento polfer del Veneto, al termine delle indagini su alcuni furti a bordo di treni notturni a lunga percorrenza, hanno rintracciato e arrestato N.A., un cinquantenne pluripregiudicato di origine siciliana. Conosciuto in Italia (e pure nei Paesi confinanti) come una manolesta dei treni.

Il sospetto era stato arrestato in flagrante il 2 febbraio scorso su un convoglio notturno sulla linea tra Vienna, Venezia e Roma. Dopo la convalida, era stato rimesso in libertà con obbligo di dimora nel suo Comune di residenza. Da quel momento in poi i furti sui treni si serano sensibilmente ridotti. Almeno fino a poche settimane fa, quando si è registrata una nuova impennata di raid. I passeggeri derubati hanno descritto il più delle volte una persona sospetta con fisionomia simile a quella di N.A., inducendo gli investigatori della polfer a puntare ancora una volta l'attenzione su di lui, abile nel lasciare il treno prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. Rintracciato e identificato in alcune occasioni nella stazione ferroviaria di Mestre, è stato munito di foglio di via obbligatorio e denunciato più volte per il mancato rispetto della misura cautelare. In un caso è stato trovato in possesso di refurtiva riconducibile a un furto perpetrato nel corso della notte precedente a bordo di un treno Vienna-Venezia. 

Sulla base degli elementi raccolti, la Corte d'appello di Bologna ha disposto un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del siciliano, che è stato rintracciato e arrestato nella stazione di Mestre. Stava salendo su un treno, dove, con ogni probabilità, si sarebbe messo "al lavoro". Per il momento il viaggio di N.A. è giunto al capolinea, a Santa Maria Maggiore. Ora è a disposizione dell'autorità giudiziaria. 

Domenica mattina, invece, gli agenti della polfer di Mestre hanno arrestato un cittadino tunisino colto in flagrante mentre stava rubando una bicicletta, grazie anche all'aiuto dei Lagunari in servizio in stazione in chiave antiterrorismo. Il sospetto ha cercato di scappare, ma è stato raggiunto e bloccato dagli agenti. L’arrestato, ben noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, è stato trovato in possesso di una trancia di grosse dimensione e di altri arnesi da scasso. E' stato poi portato nelle camere di sicurezza della questura, in attesa dell’udienza di convalida che si è tenuta lunedì mattina. Il giudice ha convalidato l'arresto e ha disposto una pena di 14 mesi di reclusione, più 300 euro di multa. Per il cittadino tunisino è stato comminato l'obbligo di dimora a Marghera. 

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