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E' scattata l'ora X per le biciclette in sosta selvaggia: strage di multe in zona stazione

La Municipale mercoledì mattina ha comminato 39 multe e sequestrato altrettanti velocipedi. E' entrata in vigore l'ordinanza comunale che poi si allargherà ad altre zone di Mestre

Mercoledì era il giorno X per la zona della stazione ferroviaria. Dall'alba gli agenti della polizia municipale, "forti" di un'ordinanza comunale ad hoc, hanno fatto strage delle biciclette posizionate fuori dalle apposite rastrelliere nelle vicinanze dello scalo ferroviario, oltre che in via Piave. Le "vittime" non sono mancate, visto che nelle poche ore della mattinata sono state 39 le biciclette sequestrate (di cui 3 subito restituite), con tanto di multa da 41 euro da pagare. In questo modo si tenta di contrastare il parcheggio selvaggio delle bici in una zona in cui invece spesso e sovente si sono trovati velocipedi fuori posto e i pedoni sono costretti a camminare in strada. Solo nei prossimi giorni si capirà che effetto sortirà l'ordinanza, e soprattutto come la prenderanno i cittadini. Dopodiché, nelle prossime settimane, scatterà il divieto anche nelle aree di via Ulloa e di piazzale Cialdini.

L'intervento, fortemente voluto dall'assessore Rebato Boraso, è stato anticipato da una campagna informativa della polizia municipale, tra avvisi e cartelli: "Gentile cittadino, la informiamo che i velocipedi lasciati fuori dalle apposite rastrelliere, fissati alla segnaletica stradale o ad altri luoghi vietati saranno rimossi ai sensi dell'ordinanza dirigenziale numero 339 del 8 giugno 2016", si leggeva. Ora si è passati alle cesoie e agli avvisi di "avvenuta rimozione" nel punto in cui la bici era stata parcheggiata in modo irregolare. Polemiche, inevitabile sia così, da parte dei ciclisti, che lamentano la carenza di rastrelliere e di spazi per le bici: "Nw sono state posizionate altre, spostandole da altri posti", controbatte Ca' Farsetti in una nota.

Come per tutte le multe, se si paga entro 5 giorni si ha diritto a uno sconto del 30%. Per rientrare in possesso della propria bici servirà pagare la multa (ovviamente), presentare la propria carta d'identità, l'attestato di avvenuto pagamento e descrivere il proprio velocipede, o mostrare la chiave del lucchetto. Solo allora il personale di Avm, nel cui deposito di Favaro verranno portati i mezzi sequestrati, riconsegnerà quanto prima era stato requisito. Serve prendere appuntamento telefonico allo 0412722375, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.

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