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"Nonna" borseggiatrice scaraventa fuori dal treno un agente polfer

Il poliziotto aveva sorpreso una 60enne bosniaca in azione sul regionale in partenza da Mestre. Per lei sfilza di denunce: in attività da decenni

A sessant'anni ha continuato imperterrita con la propria "professione", non avendo evidentemente alcuna intenzione di andare in pensione. Una sessantenne di nazionalità bosniaca non ha esitato lunedì verso mezzogiorno e mezzo di scaraventare fuori da un treno un agente della polfer che l'aveva sorpresa in azione. Il poliziotto è caduto all'indietro mentre si trovava sopra il predellino che aiuta i passeggeri a salire a bordo. Una brutta caduta, che gli ha causato una distorsione con una prognosi di 35 giorni. C'è stato grande trambusto per questa vicenda nello scalo ferroviario di Mestre lunedì: a un certo punto gli agenti della polfer individuano infatti al binario dieci una signora sospetta (poi si scoprirà che aveva sessant'anni, un'esperta del mestiere). Le forze dell'ordine intuiscono che potrebbe trattarsi di una borseggiatrice, e decidono di tenerla d'occhio.

All’arrivo del treno regionale per Verona, la signora si è accodata dietro a due giovani turiste slovene che avevano con sé diversi bagagli. Approfittando del fatto che le stesse fossero piuttosto impacciate nel salire, creando diversa confusione, la sessantennne ha aperto la cerniera della borsa che una delle due turiste aveva in spalla, dopodiché, salendo sul convoglio, ha insinuato la mano all'interno impossessandosi di un portafoglio tra la calca. 

Uno dei poliziotti che l’aveva seguita da vicino, però, l'ha bloccata prima che il treno chiudesse le porte, ma la ladra, presa alla provvista, ha lasciato cadere la refurtiva cercando di divincolarsi dalla presa dell'agente. Spingendolo poi all'esterno del treno. Nonostante la caduta, il membro della polfer è riuscito a lanciare l'allarme bloccando la partenza del convoglio. A quel punto per la sessantenne, che all'inizio aveva fornito generalità false, la situazione si è fatta difficile. Bloccata sul treno dai colleghi del ferito, è stata portata negli uffici della polfer. Intanto il portafoglio è stato restituito integro alla derubata, che si era accorta solo in un secondo momento di ciò che era successo. 

La sessantenne, denunciata per rapina impropria, lesioni e false attestazioni ed espulsa, risultava essere “in attività” fin dal 1970 e gravata da numerosissimi precedenti penali specifici: ma le impronte digitali, nonostante i numerosi alias, non mentono. 

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