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Mestre Mestre Centro / Via Aleardo Aleardi

"Ora rimanga in galera, mi ha distrutto: a Mestre non tornerò più"

Cecilia Zacchello, l'85enne pestata e rapinata a marzo, apprende la notizia dell'arresto dei due presunti colpevoli: "Ora io vivo nella paura"

"Non tornerò più a Mestre. Ci ho vissuto sessant'anni, ma a casa mia non ci vado più". A parlare è Cecilia Zacchello, l'anziana 85enne rimasta vittima il 24 marzo scorso di una brutale rapina nel suo appartamento di via Aleardi perpetrata da un 52enne di origini tarantine, con la complicità di un vicino di casa mestrino. Almeno di questo è convinto il giudice, che ha disposto per i due l'arresto. La signora venne pestata a sangue e finì in rianimazione: dodici costole fratturate, due dita rotte nel tentativo (riuscito) di sfilarle gli anelli.

IL FIGLIO: "ABITAVA A POCHI METRI DA LEI, SIAMO SCONVOLTI"

Il delinquente la spinse in casa e la iniziò a colpire innumerevoli volte nonostante lei si trovasse già a terra. Nonostante al delinquente dicesse di prendere tutto ciò che voleva. Una ferocia inaudita, che ha sconcertato l'intera città. "Non li conosco questi due - dichiara - ma c'era tanta gente che veniva nel palazzo. Ma non li conosco". Naturalmente, poi, in quei momenti la mente si offusca e la memoria a volte può non aiutare: "Mi ricordo che aveva i capelli biondi, un po' diradati - continua l'anziana - mi ha rovinato la vita. Ho perso tutto".

I DUE PRESUNTI CRIMINALI INCASTRATI DA IMPRONTE E TELEFONATE

Ora Cecilia non può muoversi, a causa anche di un problema al femore. "Non è più la mia vita - continua - me l'hanno rovinata. Perché io ero una persona che si arrangiava, ma ora ho paura. In ospedale se veniva qualcuno a trovarmi tremavo come una foglia". L'85enne continua a ripeterlo più volte, da quel momento in poi la paura si è impadronita della sua vita. A ogni ora del giorno e della notte: "Io vivo così, nella paura. Per colpa sua - continua - Spero che lo tengano dentro, anche ora ho il cuore che mi scoppia". Dalla rapina  in poi tutto è cambiato: Cecilia si è trasferita a Salzano, lontano da quei ricordi che continuano però sempre a fare capolino nella sua testa: "Non posso perdonarli per tutto il male che mi hanno fatto - conclude - Quello che mi è successo non lo auguro a nessuno. A Mestre non voglio tornare mai più".

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