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Scontro sulla nuova casa della Reyer: "Per il Taliercio tempo scaduto, Pili unica soluzione"

Brugnaro show durante il Consiglio comunale straordinario di lunedì: "I privati pagheranno anche le bonifiche, è un'occasione per tutta la città. Non ci sono conflitti d'interesse"

Ha risposto colpo su colpo, e alla fine se n'è andato lasciando al suo posto la coppa vinta dalla Reyer al grido "#gheapodemofar... insieme". Brugnaro show lunedì in occasione del Consiglio comunale straordinario sulla querelle riguardante l'area dei Pili, dove è intenzione della società Porta di Venezia (di proprietà del primo cittadino fino alla costituzione del blind trust) di costruire il nuovo palasport: "Una struttura da quindicimila posti che la città aspetta da anni", ha sottolineato il sindaco.

Alla fine del discorso il sindaco se ne va, al suo posto la coppa della Reyer - VIDEO

Un palazzetto da 15mila posti

Le opposizioni la pensano diversamente (ne diamo conto in questo articolo), non sulla necessità di un palasport all'altezza del nome di Venezia, ma sul fatto che venga costruito proprio nei terreni che il sindaco acquistò al termine di un'asta pubblica indetta dal demanio nel 2005: poco più di 5 milioni di euro per 4 ettari. Alla fine della seduta tutti i gruppi (meno Pd e Lista Casson, contraria anche Elena La Rocca) hanno comunque firmato un documento in cui si fornisce il nulla osta alla presentazione di un progetto di sviluppo dei Pili che coinvolga anche un nuovo palazzetto.

Le opposizioni: "Sì al palasport, ma non ai Pili" DETTAGLI

"Basta remare contro"

"Purtroppo ogni volta che si deve sviluppare una progettualità nuova, scatta una sorta di gara a chi riesce a intestarsi il merito della battaglia 'contro', un triste elenco di 'oppositori' spesso ricco di figure sfocate che poco o niente hanno mai fatto per ben figurare nella loro vita e nelle loro attività - ha attaccato il primo cittadino - l’ambiente e la salute si difendono con la scienza e con la tecnica, non con la paura e l’ignoranza. L’onestà dev’essere una essenziale precondizione, ma da sola non è sufficiente e dev’essere accompagnata  dall’impegno, dal merito e dalla capacità, meglio se già dimostrata. E poi “il lavoro”, per i giovani soprattutto e per chi l’ha perso in questi anni, la cui creazione non può avvenire per mozione o decreto".

Discorso di un'ora: lacrime e attacchi

Il lungo discorso del titolare di Ca' Farsetti, durato circa un'ora, è stato costellato da momenti in cui Brugnaro si è commosso: "La Reyer ha fatto sognare intere generazioni di veneziani e ha ridato lustro dignità onore a tutta Venezia - ha dichiarato con la voce rotta - E' questo il conflitto d'interesse? Ho messo enormi risorse per il Taliercio, vergognatevi lo dico io e lo dico a voce alta. Sono sindaco senza rimborsi spesa. Io viaggio con la mia macchina e la mia barca, e pago il parcheggio come tutti i normali cittadini".

"Spese insostenibili per il Comune"

Il primo cittadino ha passato in rassegna le varie alternative presentate dalle opposizioni, scartandole: "Per il Comune di Venezia una spesa da così tanti milioni di euro non è sostenibile - ha sottolineato - Dobbiamo fare in modo che i privati si mettano a disposizione della città. C'è la possibilità di avere un palazzetto da 15mila posti a sedere, senza oneri per l'amministrazione. Un progetto da sviluppare su 40 ettari di terreno a sud ovest del ponte della Libertà, i Pili appunto, con la conseguente riqualificazione ambientale. Un'area che non è mai stata a vocazione industriale, né portuale. L'ultima parola l'avrà comunque il Consiglio comunale. Espropriare l'area, come qualcuno ha suggerito, lo si può fare solo a prezzi di mercato e dovrebbe spendere decine di milioni di euro. Sono vecchie logiche di una vecchia politica". Nel mirino anche l'opzione PalaExpo e chi ha espresso timori di tipo ambientale o sui cosiddetti fosfogessi: "Gli inquinanti saranno trattati con le tecnologie di bonica più avanzate", ha continuato Brugnaro.

"La Reyer rischia di giocare a Verona o Bologna"

Il panorama che ha indotto Porta di Venezia a pigiare il piede sull'acceleratore sono state le nuove linee guida della Federazione italiana pallacanestro: "Lo scorso 26 aprile la Fip ha comunicato alla Reyer che per il campionato di basket maschile, già a partire da questa stagione, i playoff vanno disputati in palazzetti con almeno 5mila posti a sedere - ha ricordato Brugnaro - e dalla prossima anche la stagione regolare. Omologare il Taliercio è impossibile. Ci sarà una deroga se verrà presentato un nuovo progetto per un palasport. Senza questa deroga la Reyer dovrà giocare le partite casalinghe trasferendosi in campi distanti, come Trieste, Verona, Bologna. Sarebbe la morte di un progetto che coinvolge 4.500 giovani atleti".

"La città sta cambiando"

Poi la chiusa: "Tornerete a casa con la consapevolezza che questa giunta si sta muovendo con un unico obiettivo - ridare speranza alle nuove generazioni, garantire l'ordine e la sicurezza del territorio e costruire qualcosa di nuovo e di bello, soprattutto dentro di noi. Stiamo vivendo immersi nel cambiamento, non possiamo vivere con gli strumenti del passato. È tempo di smettere di seminare pessimismo. Grazie a chi ci aiuterà a cambiare Venezia. Perché si, ne sono convinto, se noi dimostreremo di cambiare il modo di amministrare e di  gestire Venezia, dimostreremo che può cambiare anche l’Italia.".

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