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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mestre Mestre Centro / Via Giustizia

"Noi, prigionieri del passaggio a livello di via Giustizia. Servono soluzioni urgenti"

Le sbarre si abbassano e le attività della zona rimangono tagliate fuori dal mondo. Appelli e lettere sono già state inviate, ma mercoledì e giovedì gli stop sono durati oltre 30 minuti

Le lettere sono fioccate, gli appelli pure. In via Giustizia però si continua a rimanere "prigionieri" del passaggio a livello. Quando calano le sbarre non ce n'è più per nessuno: la strada da un lato è senza uscita, quindi per muoversi è necessario attraversare i binari ferroviari. Se quest'ultimi sono off limits, tocca aspettare. Come è accaduto giovedì mattina, quando, secondo Paolo Favaretto, titolare della Auto Carrozzeria Moderna situata in fondo a via Giustizia, una comitiva di un centinaio di giovani sarebbe sbucata dal sottopasso pedonale dovendo rimanere ferma al passaggio a livello (sotto il sole cocente) per una mezz'ora buona. 

Un danno non indifferente per le attività commerciali dell'area, che quando deve transitare un convoglio rimangono tagliate fuori dal mondo circostante. Per non pensare a chi, tra pedoni e ciclisti, si spazientisce e decide di attraversare da sé i binari, senza aspettare che le sbarre si alzino. Un rischio bello e buono per la propria incolumità.

Per questo gli esercenti della in passato hanno firmato una lettera di protesta rivolta alle autorità, ma il ritornello pare non essere cambiato. Si chiedono soluzioni urgenti, perché sia mercoledì che giovedì il blocco sarebbe durato oltre 30 minuti. In tempi in cui sempre più "il tempo è denaro". Chi lavora in zona ne fa anche una questione di sicurezza: l'area con le sbarre abbassate sarebbe virtualmente tagliata fuori da possibili celeri interventi dei mezzi di soccorso (c'è una palestra per esempio, e ditte con diversi dipendenti). Le cronache, poi, hanno spesso parlato dell'intensa attività di spaccio che interessa le aree verdi vicine al sottopasso pedonale. 

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