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Piano del traffico di Mestre, i vigili urbani esprimono i loro dubbi

Non tutte le proposte presenti nel nuovo progetto viabilistico dell'ufficio Mobilità hanno convinto la polizia municipale, e ora si lavorerà per sistemare tutto

Il nuovo piano del traffico passato al setaccio dai vigili mestrini: così il sub-commissario Natalino Manno ha deciso di accogliere le intenzioni dell'ufficio Mobilità, che nelle ultime settimane era impegnato a studiare nuove soluzioni per la viabilità mestrina. Le conclusioni della Municipale, come riporta la Nuova Venezia, non sembrano però essere particolarmente positive e sollevano importanti interrogativi sui futuri percorsi degli automobilisti in città.

ZTL E SVOLTE – A venire contestati dagli agenti della polizia locale sono soprattutto tre punti nel piano del traffico: il primo è quello delle Ztl, il secondo quello delle nuove possibilità di svoltare in determinate strade (corso del Popolo e viale Vespucci in primis), il terzo è invece l'introduzione delle “zone 30”. Per quanto riguarda il traffico limitato i vigili avrebbero richiesto maggiore chiarezza e soprattutto uniformità: troppo complicato capire quando è attivo e quando no ogni singolo varco, quasi impossibile seguire le diverse fasce orarie, con il risultato che, nel dubbio, a casa si finisce per ricevere comunque la multa. Critiche anche sul fronte delle nuove svolte (in via Vespucci, direzione San Giuliano, a sinistra in via Ca' Rossa e in corso del Popolo dal cavalcavia verso via Paruta e da piazza Barche verso via Genova), che pure accelererebbero di molto certi percorsi, sgravando al contempo quelli più gettonati (esemplare proprio il caso di Carpenedo, dove l'impossibilità di svoltare alla fine di viale Vespucci porta ad un ingorgo costante in viale Garibaldi, unica strada percorribile da chi dalla Tangenziale vuole proseguire verso la chiesa e i dintorni). Secondo i vigili, però, queste variazioni alla viabilità comporterebbero maggiore rischio di incidenti, dato che le auto in curva taglierebbero due carreggiate.

SOLO TRENTA CHILOMETRI – Chiude il terzetto di temi “scottanti” l'introduzione delle due “Zone a 30 chilometri orari”, corrispondenti a via Volturno e laterali, e a via Gazzera Alta. Se non c'è dubbio che l'introduzione di un limite tanto stringente beneficerà in particolare i residenti della zona, è altrettanto vero che vi è ora il rischio che le auto cambino percorso, magari finendo con l'intasare strade parallele non altrettanto larghe e quindi aumentando le possibilità di ingorghi (con conseguenti emissioni di Co2). Venerdì polizia municipale e ufficio Mobilità si sono trovati faccia a faccia per discutere delle criticità solevate dai vigili, ora non resta che capire se e che cosa verrà modificato nel piano del traffico.

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