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Profughi sistemati a Mestre, Mira e Salzano: "Restiamo solo tre giorni"

Sono 15, tutti di origine eritrea. Hanno viaggiato in mare 4 giorni per fuggire a guerra civile, povertà e servizio militare massacrante

Scappano dalla guerra civile e da un servizio militare massacrante, ma garantiscono che sono intenzionati a lasciare presto l’Italia. “Staremo qui massimo tre giorni” hanno confidato i profughi arrivati martedì sera a Mestre alla casa educativa Santa Chiara. Molte donne raccontano di avere parenti in altri Paesi europei e soprattutto in Germania. Come riporta Il Gazzettino, sono già iniziate le lunghe e complesse procedure burocratiche per accogliere i 15 profughi arrivati a Mestre, Mira e Salzano. Molti sono giovani, spaesati e silenziosi: parlano arabo e tigrino, usano un dizionario e alcuni di loro si sforzano con l’inglese.

Quattro donne e una bambina sono a Mestre, cinque ragazzi sono arrivati al centro Caritas San Raffaele di Mira e altrettanti si sono stazionati in un alloggio Acli di Robegano, concesso in affitto alla cooperativa “Villaggio Globale”. I 15 profughi sono tutti di origine eritrea e sono arrivati a Lampedusa dopo un viaggio di quattro giorni con un barcone salpato dalla costa africana. Sono stati raccolti in mare e dopo le visite mediche sono volati da Siracusa a Verona.

“Per noi questa non è una situazione di emergenza ma è l’assoluta normalità – ha garantito Francesco Vendramin, responsabile del centro di Mira -. Non sappiamo ancora quanto rimarranno da noi, di sicuro sono stati accolti molto bene dagli altri nostri ospiti africani e asiatici”. A Robegano di Salzano si sono sollevati alcuni malumori tra i commercianti della via ma c’è anche chi vede questa situazione con pietà e tenerezza: “I ragazzini più giovani sorridono e si guardano attorno con curiosità, si vede che sono fuggiti da un incubo” raccontano i vicini di casa.

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