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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Brugnaro, ascoltaci": incatenati in biblioteca contro i licenziamenti

Manifestazione degli operatori delle cooperative a Villa Erizzo venerdì mattina. Contestano l'interruzione del servizo, da fine mese 18 lavoratori a casa

Manifestazione a Villa Erizzo, gli addetti delle cooperative si fanno sentire: la preoccupazione è tanta, dopo che il neo sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha dichiarato che i servizi bibliotecari attualmente "esternalizzati" saranno presi in carico direttamente dal Comune: "Faremo da noi, con personale interno", aveva annunciato nei giorni scorsi. Solo che non è lo stesso, spiegano i lavoratori delle coop "Socioculturale" e "Codess Cultura": "Quello che non capisce il primo cittadino è che i nostri sono ruoli altamente professionali, svolgiamo mansioni fondamentali che rendono quello offerto dalle bliblioteche comunali un servizio di eccellenza". Le coop si occupano dell'ampliamento dell'orario di apertura, compreso il sabato, dei servizi al pubblico sia di accoglienza che di natura complessa, della catalogazione dei libri, della conservazione e della schedatura dei documenti storici e correnti. Tutti servizi che rischiano di essere interrotti.

Ne è scaturita una fervente protesta da parte dei dipendenti delle coop: gli appalti sono in scadenza a fine giugno e 18 persone resteranno a casa, così venerdì è stata avviata la mobilitazione con una manifestazione davanti alla biblioteca di Villa Erizzo e la proclamazione dello sciopero fino a fine mese. Giovedì la lettera indirizzata al sindaco: "Abbiamo appreso da un comunicato stampa la Sua decisione di interrompere i servizi esternalizzati presso le biblioteche e gli archivi del Comune di Venezia, ovvero il nostro lavoro, senza dare né una proroga né tantomeno la possibilità di una nuova gara. Vogliamo contestare la Sua personale decisione in merito all’interruzione dei nostri servizi spiegandole chi siamo al di là del peso che abbiamo sul Suo bilancio".

"Alcuni di noi si occupano di questi servizi da 14 anni - continua la lettera - abbiamo contribuito a far crescere ed evolvere le Biblioteche e tutti i servizi ad esse legati. Noi eravamo qui quando nel 2013 la nuova sede di Villa Erizzo è stata aperta: abbiamo fisicamente traslocato portandoci a mano centinaia di scatoloni! Noi eravamo qui a far fronte a situazioni di disagio sociale che il Comune di Venezia non è riuscito a gestire, vivendo in prima persona situazioni critiche e pericolose. Permettiamo un’apertura complessiva solo in Villa Erizzo di 11 ore giornaliere senza interruzione. Abbiamo aperto la nuova sede della Biblioteca Pedagogica Bettini; abbiamo catalogato tutto il fondo antico e moderno perché siamo in grado di farlo solo noi. Teniamo aperti gli Archivi storici del Comune permettendo al Comune stesso di reperire documenti fondamentali altrimenti introvabili, perché nessuno tranne noi è in grado di farlo. La giornata del sabato completamente esternalizzata fra Bettini Villa Erizzo e Biblioteca regionale Settembrini fa il maggior numero di prestiti e presenze settimanali. Ci siamo pagati da soli la formazione che ci ha permesso di continuare a crescere professionalmente per migliorare la qualità dei servizi. E noi sempre qui, con turni improbabili, a fare da faro ai cittadini del Suo Comune".

"La biblioteca produce ricchezza - concludono - Lei è un grande imprenditore e noi da “privati” nel pubblico porteremo ancora gente e guadagno perché le idee non ci mancano, la professionalità nemmeno e riusciremo a far diventare le biblioteche e gli archivi delle eccellenze che accresceranno il valore delle città di Mestre e Venezia. Sappiamo di potercela fare. Venerdì alle 9 saremo davanti a Villa Erizzo, venga a conoscerci". L'intenzione è di proseguire la manifestazione a oltranza, anche perché Brugnaro a Villa Erizzo non si è presentato. Cgil - FIlcams aggiunge: "Nonostante la gestione commissariale avesse trovato i fondi per mantenere il servizio, tramite una nuova gara d'appalto, ora Luigi Brugnaro decide in maniera unilaterale, in assenza sia della Giunta che del Consiglio Comunale, di interrompere il servizio e lasciare a casa 18 lavoratori e lavoratrici. Ad aggravare la situazione, la notizia è arrivata tramite un comunicato stampa, senza nemmeno rispondere alla richiesta d incontro formulata dalle organizzazioni sindacali". Ai lavoratori giunge anche la solidarietà di Nicola Pellicani, consigliere di opposizione: "È inaccettabile la forma della comunicazione, oltre che il merito: dal 1 luglio non sappiamo nemmeno quali orari e servizi saranno presenti in VEZ, come nella biblioteca Bettini o negli archivi comunali: molti erano legati alla presenza di queste persone. Se questo è il primo atto del Sindaco sulle politiche culturali, c'è da preoccuparsi".

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