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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mestre Mestre Centro / Via Monte Nero

"Picchiato e minacciato con un coltello dritto alla gola, un trio mi ha rapinato sotto casa"

Il racconto di Andrea, 42 anni: "E' successo sabato notte in via Monte Nero. Mi hanno aggredito in 3 e mi hanno rubato circa 700 euro. Sono frastornato. Non lo auguro a nessuno"

"In 42 anni non mi è mai capitato niente di simile. C'è tanta rabbia, e se ci fosse stata mia figlia?". Si dice ancora frastornato Andrea, 42 anni, vittima di una rapina con coltello in via Monte Nero a Mestre, una laterale di via Piave. L'aggressione sarà denunciata con ogni probabilità lunedì: "La polizia mi aveva consigliato di raggiungere il commissariato domenica mattina - racconta - ma non ero ancora in condizioni di muovermi dopo ciò che è successo". 

Secondo il racconto della vittima, l'agguato sarebbe scattato verso la mezzanotte tra sabato e domenica: "Dopo il lavoro mi sono fermato fuori, poi ho raggiunto l'abitazione dei miei - ricorda - quando ho messo la chiave nella toppa del portoncino d'ingresso mi sono sentito la lama puntata dritta su di me. Erano in 3. Mi hanno tappato la bocca e preso per il collo. Non mi sono voltato, ma sentivo il freddo della lama. Forse era un taglierino. Mi hanno intimato di andare sul retro". 

Il sospeto di Andrea è che possa essere stato il trio che poco prima aveva visto "trafficare" in corrispondenza di un'auto in via Podgora, proprio dietro al condominio dei genitori: "Per il dubbio ho fatto due giri - racconta - proprio per controllare. Qui ci conosciamo tutti e siamo amici. Poi ho parcheggiato nello spazio condominiale interno e ho fatto il giro a piedi per raggiungere l'ingresso. Forse mi hanno seguito durante quel breve tragitto".

Fatto sta che, secondo le parole del 42enne, i malviventi gli avrebbero fatto subito capire che non scherzavano: "Hanno iniziato a picchiarmi, per questo ho un taglio in testa - sottolinea - poi quando hanno capito che non avrei opposto resistenza non sono stati più 'troppo' violenti. Mi hanno fatto sedere a terra. Mi hanno detto di consegnargli tutti i soldi. Quando mi hanno messo le mani in tasca ho cercato di allontanarli d'istinto. Allora loro mi hanno tagliato i jeans con qualcosa di affilato. Forse il taglierino, forse qualcos'altro. Mi hanno preso i contanti che avevo, tra 500 e 700 euro. Poi sono scappati, non prima di dirmi di non lanciare subito l'allarme. 'Possiamo tornare in un secondo', mi hanno detto. Avevano accento dell'Est Europa".

Frastornato, Andrea raggiunge l'abitazione dei genitori, dove viene soccorso: "Provo molta rabbia - conclude - perché ti senti impotente. E credimi che io sono piuttosto corpulento. Quando ho messo la chiave nella porta dell'appartamento dei miei avevo paura di ritrovarmeli dietro, che mi intimassero di lasciarli entrare e razziare tutto. E' un'esperienza bruttissima. E' un'esperienza che non auguro a nessuno".  

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