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Mestre Zelarino / Via Don Federico Tosatto

Rapina al Tigotà di Mestre: ladro solitario intima di consegnare i soldi, poi la fuga

È successo poco prima di mezzogiorno al punto vendita di via Don Tosatto a Mestre. Una volante della polizia intervenuta dopo l'allarme. Una responsabile: "Sì, abbiamo subito una rapina"

Numerose le persone che lunedì mattina si sono imbattute nella porta d'ingresso del punto vendita "Tigotà" di Mestre, in via Don Tosatto, inesorabilmente sbarrata. Sul vetro un foglio bianco con scritto un inequivocabile "chiuso". Il motivo lo si è capito nel momento in cui una volante della polizia poco dopo le 12 ha parcheggiato davanti al negozio, proprio di fronte al centro commerciale Auchan, una zona trafficata e frequentata a ogni ora, per un primo sopralluogo.

Presunta rapina al Tigotà di Mestre

"BANDITO FORSE ARMATO"

Gli agenti sono entrati e hanno raccolto la testimonianza della cassiera, che avrebbe spiegato come in piena mattinata un bandito solitario avrebbe fatto irruzione nell'esercizio sembrando in tutto e per tutto un normale cliente. Berretto in testa e giubbotto. All'improvviso, però, si sarebbe portato la mano sotto la giacca e avrebbe fatto intendere di essere armato. Un coltello o una pistola. Nessuno avrebbe visto spuntare effettivamente un'arma, ma in quei momenti meglio non sfidare la sorte. Gli agenti stanno tentando di capire se effettivamente sia stata proferita qualche minaccia in quegli attimia. La richiesta di consegnare i soldi, però, c'è stata. E pure la fuga col bottino. Il delinquente aveva poggiato sul banco un astuccio poi riempito con l'incasso.

"BASSO E SUI 40 ANNI, ITALIANO"

"Sì, abbiamo subito una rapina. L'esercizio rimarrà chiuso nelle prossime ore", ha spiegato una responsabile mettendo piede nel Tigotà verso le 12.15. Ancora la dinamica dell'accaduto è in via di ricostruzione: il malvivente avrebbe parlato con accento meridionale, avrebbe sui 40 anni ed è alto sui 160 centimetri. Sarebbe scappato a piedi allontanandosi al parcheggio prospiciente il negozio, dove comunque erano presenti più di un centinaio di auto.

INDAGINI IN CORSO

È possibile che nelle vicinanze si trovasse qualche complice pronto a pigiare il piede sull'acceleratore per agevolare la fuga. L'eventuale bottino (se di soldi ne sono stati effettivamente rubati) lunedì mattina era ancora in via di quantificazione. Al setaccio anche le telecamere di sorveglianza della zona e dei negozi adiacenti all'esercizio della nota catena di profumerie.

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