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Conto salato al momento di disdire il contratto con la compagnia telefonica: quasi 800 euro

Disavventura per due coniugi mestrini, i quali in teoria avevano diritto di annullare l'abbonamento a costo zero

Una brutta sorpresa al momento di disdire l'abbonamento: lo raccontano due coniugi mestrini che un anno fa, in seguito a una proposta di modifica unilaterale del contratto da parte della propria compagnia telefonica, avevano deciso di annullare l'accordo. In casi del genere il recesso dovrebbe essere gratuito, invece la coppia avrebbe ricevuto una fattura di circa 770 euro: 49 euro per i costi di disattivazione della fibra, 125 euro per le rate residue del modem e 600 euro per l'annullamento degli sconti a causa della cessazione anticipata.

Così i coniugi hanno chiesto aiuto all'Adico, il cui ufficio legale ha contestato in toto la bolletta. Spiega il presidente Carlo Garofolini: «Purtroppo i contratti nel settore della telefonia nascondono molte trappole. Gli utenti ci segnalano il mancato rispetto delle spese prospettate alla firma del contratto e, appunto, i costi esorbitanti e spesso non annunciati per il recesso o la disdetta anticipata. A nostro giudizio è necessario che si imponga alle aziende una carta della trasparenza».

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